La polizia postale di Terni non sarà chiusa: il Governo ci ripensa, presidio è salvo

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polizia-postaleL’annuncio dell’imminente chiusura della polizia postale di Terni aveva destato preoccupazione, tanto che il Sap aveva sostenuto che questo avrebbe portato pedofili e criminale a festeggiare. Per fortuna il Governo ha fatto marcia indietro: il presidio è salvo e con esso anche la polfer di Orvieto. Ad annunciarlo è Angelo Vittori, segretario provinciale del sindacato di polizia Sap, primo sindacato come numero di iscritti nella provincia di Terni.

Vittori fa sapere: “Finalmente è arrivato lo stop alla chiusura dei presidi di polizia e alla soppressione, nella nostra provincia, degli uffici della Postale di Terni e della Polfer di Orvieto. Un risultato che possiamo ascrivere senza ombra di dubbio all’azione del Sindacato Autonomo di Polizia che da un anno conduce una battaglia politica su tutti i fronti, con tantissime interpellanze parlamentari che abbiamo sollecitato, e che ci ha visti in prima linea sui media nazionali e locali, con centinaia e centinaia di interventi. Senza contare le migliaia e migliaia di cartoline natalizie contro la chiusura dei presidi di polizia che abbiamo fatto arrivare al premier Renzi”.

“La notizia dello stop al piano di chiusura – dice Vittori – c’è stata data a livello nazionale direttamente dal vice capo della polizia, Alessandro Marangoni, che abbiamo incontrato proprio per discutere della problematica del taglio dei presidi. In un momento in cui la criminalità è in aumento e il terrorismo internazionale torna a far paura, era impensabile chiudere gli uffici della Polizia postale che sono in prima nel contrasto ai reati informatici oppure sopprimere posti Polfer o Stradale, fondamentali per la sicurezza dei viaggiatori. Vogliamo poi parlare delle Squadre nautiche o della Polizia di frontiera? Naturalmente restiamo vigili e attenti su questo stop alla chiusura dei presidi, nei prossimi giorni il nostro segretario generale Gianni Tonelli incontrerà il ministro Alfano per avere conferme e rassicurazioni. La battaglia continua anche dal nostro territorio”.

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