L’area della Cascata delle Marmore è più sicura: interventi degli anni passati hanno ridotto rischio idrogeologico

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Per la protezione civile, l’area della Cascata delle Marmore è più sicura. La giunta comunale ha approvato la riclassificazione del rischio idrogeologico per l’area: con tale delibera, palazzo Spada prende atto del lavoro di consolidamento svolto in questi anni dalla Regione dell’Umbria che consente ora di catalogare l’area della Cascata come meno rischiosa dal punto di vista dell’assetto idrico e geologico.

Nei giorni scorsi è stato pubblicato il decreto del segretario dell’autorità di Bacino del Tevere (autorità della protezione civile) relativo alla definitiva riclassificazione dell’area di rischio geomorfologico R4 di Marmore. L’atto conclude una lunga e complessa procedura di studio e di valutazione degli interventi di riduzione del rischio di frana sull’area della Cascata delle Marmore, tecnicamente definita come “riclassificazione e riperimetrazione” di una zona di frana con grado molto elevato di rischio. La riclassificazione ha consentito ora di individuare una modulazione di zone a diverso grado di rischio, variabile tra R2 (medio grado di rischio), R3 (elevato) per le zone dove sono stati effettuati interventi tecnici ed il mantenimento in R4 per le zone dove non sono mai stati eseguiti interventi di mitigazione del rischio.

La procedura di rivalutazione del rischio geomorfologico, durata circa 5 anni, ha preso il via a seguito ad una prima richiesta del comune di Terni nel 2007 sulla scorta degli ingenti investimenti della Regione Umbria nel periodo 1991-2006 (per una cifra prossima a 42 miliardi delle vecchie lire) finalizzati agli interventi di consolidamento e di controllo geotecnico sulla rupe dei Campacci di Marmore, interventi per i quali si richiedeva appunto la riduzione del livello di rischio di frana, ora a livello R2. Oggi l’area corrispondente ai Campacci di Marmore, a seguito dei lavori svolti, vede un grado di rischio medio “R2” (che prima era invece molto elevato – R4). La presenza di una rete di controllo e monitoraggio geotecnico, ed uno specifico piano di Protezione civile, quest’ultimo esteso anche alle restati aree della Cascata, hanno consentito un abbassamento del livello di rischio da R4 a R3. Presto saranno finanziati ulteriori lavori di consolidamento e riduzione del livello di rischio proprio in queste restanti zone della Cascata delle Marmore.

“La delibera di oggi – dichiara l’assessore all’Urbanistica Marco Malatesta – è un traguardo importante, perché è il frutto di un lavoro che dura da anni, condiviso da tutti gli enti impegnati in quel territorio e che ha visto un investimento di svariati milioni di euro. Il ringraziamento va alla autorità di bacino, alla regione dell’Umbria e agli uffici comunali impegnati. Ora si potrà dare un nuovo assetto urbanistico con l’obiettivo di rafforzare la vocazione turistica ricettiva di tutta l’area. In particolare l’area dei Campacci – conclude Malatesta – merita una valorizzazione sia del parco che del camping, che dei percorsi turistici e del campetto di calcio attualmente utilizzato a mero parcheggio di auto e camper”.

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