Le 10 compagnie aeree più sicure al mondo: al primo posto la Qantas

“Qantas mai cascata”. Già nel 1988, Dustin Hoffman, nel film “Rain man”, non aveva dubbi sulla compagnia aerea con la quale avrebbe preferito volare. L’unica sicura. L’unica a non essersi mai schiantata. Anche se questo avrebbe voluto dire, per andare da Cincinnati a Los Angeles, fare scalo a Melbourne. Quasi 30 anni dopo, il sito “Airlinerating.com”, specializzato in “dare i voti” agli aerei, è dello stesso parere. E nella sua speciale classifica delle compagnie aeree più sicure, dà proprio agli australiani la Palma d’oro. Sette stelle. Il massimo: nessun incidente mortale dagli inizi degli Anni Cinquanta. Ma nella top-ten ci sono anche altri nomi. In ordine alfabetico: Air New Zealand, All Nippon Airways, Cathay Pacific Airways, Emirates, Etihad Airways, Eva Air, Royal Jordanian, Singapore Airlines e Virgin Atlantic. Una valutazione che tiene conto di diversi parametri: i dati sugli incidenti ma anche della qualità dei voli.

IL 2013 L’ANNO PIU’ SICURO – Chi ha paura di volare di solito viene rassicurato così: è più probabile morire in un incidente stradale che in un disastro aereo. L’Aviation Safety Network dà i numeri. Il 2013 è stato l’anno più sicuro per spostarsi in aereo dal 1945: 29 incidenti, 269 morti. Ben sotto la media degli ultimi dieci anni, che conta 719 morti e 32 incidenti. Con una precisazione. Un incidente su 5 è avvenuto in Africa, che, a livello globale, comprende però solo il 3% delle partenze. In altre parole: è questo il continente meno sicuro per volare. Anche se l’anno scorso, il disastro più grave è avvenuto in Russia. Quando, il 18 novembre, un Boeing 737 della Tatarstan si è schiantato in fase di atterraggio nell’aeroporto di Kazan.

LE COMPAGNIE MENO SICURE – Sempre meglio non avventurarsi a bordo degli ultimi della lista. Sulla kazaka Scat, per esempio. Punteggio: una stella. Le fanno compagnia in fondo alla classifica l’afgana Kam Air e la surinamese Bluewing Airlines. Fanno tutte parte di una lunga lista di compagnie aeree che all’interno dell’Unione europea non possono volare.

Fonte: Corriere della Sera

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