Maxi-inchiesta ospedale Narni, avvocati difensori: ”Accuse insussistenti, ipotesi danno da 5 mila euro”

Gli avvocati Manlio Morcella ed Enrico De Luca, difensori di diversi medici ed alcuni pazienti coinvolti nell’indagine sui presunti falsi ricoveri all’ospedale di Narni (qui l’articolo), sostengono l’insussistenza delle accuse contestate ai loro assistiti. In una nota sottolineano che “la roboanza della propalazione giornalistica contrasta in modo grossolano con l’entità del danno cagionato dall’accaduto, con riferimento all’intero 2012”. Insomma, per i due legali, i giornali hanno pubblicato cifre più elevate di quelle realmente contestato e scritto inesattezze che fanno apparire la vicenda più grave di quella reale.

“Il danno d’assieme che la stampa ha erroneamente accreditato in 80 mila euro, viceversa, in stretta aderenza alla mera ipotesi accusatoria, risulta pari ad 5.124 totali. Da segnalare inoltre – spiegano ancora gli avvocati Morcella e De Luca – che non appare sussumibile in chiave giuridica il reato di falso in certificazione così come, per la irrilevanza del pregiudizio patrimoniale asseritamente subito dalla Asl n. 4, non sembra configurabile il reato di truffa. Da aggiungere, infine, che ancora fallacemente, è stato scritto come attraverso tale incedere si sarebbero aggirate le priorità dettate dalle liste di attesa. A prescindere dal resto, giova rimarcare – concludono i legali – che non sussistono liste di attesa per i prelievi ematici presso il nosocomio narnese”.

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