Melasecche (Udc): ”Polveri sottili, ternani presi in giro per anni, troppe malattie per inquinamento”

Non risparmia accuse all’attuale Amministrazione comunale guidata da Di Girolamo, a quella passata di Raffaelli, alla Provincia, all’Arpa e a consulenti pagati dalle istituzioni locali. Per il consigliere comunale Udc, Enrico Melasecche, la reale situazione ambientale di Terni è stata insabbiata per anni, strumentalmente distorta. La verità, per Melasecche, è che nella Conca, da anni, molte malattie sono legate ad un inquinamento dell’aria elevato che è stato sottaciuto. Rilevazioni dell’inquinamento con strumenti obsoleti hanno permesso ai sindaci, compreso l’attuale, di vantare un’ottima qualità dell’aria. In un duro comunicato il consigliere afferma che è ora arrivato il momento di fare chiarezza ed intervenire concretamente per tutelare il bene primario: la salute dei cittadini.

Questo il comunicato del consigliere comunale di Udc, Enrico Melasecche:

“Chiunque entra a Perugia salendo da Ponte S. Giovanni nota, ben visibile, nei pressi della rotonda della Pallotta, una insegna luminosa che segnala la qualità dell’aria di quel giorno. Una settimana fa ad esempio si leggeva “qualità dell’aria: scadente”. Così avviene in molte altre città civili.

A Terni sono anni che chiediamo il posizionamento di un pannello luminoso che indichi la qualità dell’aria che siamo costretti a respirare. Ma nel rimpallo di competenze fra Provincia, che teneva strette le centraline decrepite in barba alla legge regionale che ne imponeva il passaggio all’ARPA, e l’ARPA stessa che non ha fatto molto per acquisirle, si sono raccontate frottole e diffusi dati rassicuranti.

In fondo i nostri sindaci, compreso l’attuale, che non per nulla fa il medico, ha preferito non farci salire la pressione dicendoci la verità. Secondo costoro se non conosci il male non te la prendi ma in questo modo loro possono vantarsi di una Terni che, quanto all’aria, aveva nelle classifiche taroccate del Sole 24 Ore una posizione ragguardevole. Peccato che quella classifica è basata in parte sui dati delle vecchie centraline e in parte su dati amministrativi che nulla hanno a che vedere con la effettiva qualità dell’aria che respiriamo.

Strumentalizzare quella classifica in cui Terni viene posta in posizione migliore di Rimini, città di mare, con aria salsoiodica ed un ricambio continuo dei venti è solo ridicolo!

E noi poveri sciocchi che ascoltavamo le analisi dottissime dell’ARPA e di decine di esperti ben pagati che discettavano da un decennio sulle ragioni imperscutabili per cui le emissioni della siderurgia finivano tutte dentro la centralina delle Grazie! La verità è purtroppo diversa.

Terni non può continuare a vivere in una situazione ambientale problematica.

L’ARPA cominci a fare il proprio dovere perché ha una sede faraonica, ha laboratori di tutto rispetto, ha personale qualificato e numeroso. Invece di fare convegni e dare consulenze ben pagate a studiosi che vengono a raccontarci le barzellette in base alle quali le nubi acri estive che provengono dai forni fusori delle acciaierie, quelle che ti tolgono il fiato, sono benefiche per la salute, cominci ad operare in maniera scientifica.

Lasci da parte la politica, installi un segnalatore luminoso che informi quotidianamente i ternani su ciò che stanno respirando e noi le saremo grati. Altrimenti, sia chiaro, a Terni non tutti sono disposti a chinare il capo facendo finta di non capire e non vedere. Il processo per l’inceneritore dell’ASM dimostra che, in un Paese civile e in una città normale, non esistono né possono esistere intoccabili.

Soprattutto si cominci ad operare seriamente perché la salute è il bene primario che abbiamo e nulla, né la carriera politica, né logiche di conformismo, possono consentire, come è avvenuto per troppo tempo, di illudere la gente che non si spiegava le ragioni di molte, troppe malattie legate anche alla qualità dell’aria”.

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