Montecchio, bimbo di 3 anni si uccide con colpo di pistola del padre, guardia giurata a Terni

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Un bambino di tre anni è morto questa sera per un terribile incidente: ucciso da un colpo sparato dal bimbo stesso con la pistola del padre che lavora a Terni come guardia giurata. La disgrazia è accaduta nella casa della famiglia a Montecchio, piccola frazioni di Giano dell’Umbria, un’abitazione di campagna di due piani dove il bambino viveva con i genitori e due fratelli, uno di quattro e l’altro di otto anni.

Sono ancora in corso gli accertamenti dei carabinieri della compagnia di Spoleto per ricostruire la dinamica dei fatti che sono costati la vita del piccolo. Dalle testimonianze acquisite dagli investigatori e dagli accertamenti tecnici eseguiti finora (anche con il personale scientifico dell’Arma) è emersa comunque un’ipotesi: il padre del piccolo che lavora come guardia giurata per una ditta di Terni, si stava vestendo in uno stanzino al secondo piano per recarsi a prendere servizio. Qui ha lasciato la pistola, una calibro 9, scendendo di sotto dove si trovava il resto della famiglia. Il figlio di tre anni è però salito per andare in bagno e poco dopo – è emerso dagli accertamenti – i suoi familiari hanno sentito improvvisamente un forte colpo. Sono saliti trovando il piccolo colpito alla testa da un proiettile partito dalla pistola. Subito è intervenuta un’ambulanza del 118 e il personale medico ha tentato di rianimare il bambino, purtroppo senza riuscirci.

Ai carabinieri il padre, sotto choc, ha parlato del figlio come di un bambino “sveglio e già appassionato di pistole”. Gli investigatori stanno valutando l’ipotesi di reato di omessa custodia della pistola.

A Montecchio la famiglia è piuttosto conosciuta. “In una piccola frazione ci si conosce tutti” ha detto il sindaco di Giano, Paolo Morbidoni. “Quella che è successa è una tragedia – ha aggiunto – davanti alla quale sono necessari rispetto e silenzio”.

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