Morte di Noemi Spoldi, chiusa l’indagine: omicidio colposo e guida in stato d’ebrezza per il 34enne

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Chiusa l’indagine dal sostituto procuratore Raffaella Gammarota, riguardo la morte della ventunenne Noemi Spoldi, avvenuta nell’incidente della notte tra il 10 e l’11 agosto 2011, dopo essere stata colpita da un ramo mentre era sull’auto del padre guidata dal trentaquatrenne, Marco Zannoli.

Nei giorni scorsi al giovane, è stata notificata l’accusa di omicidio colposo e guida in stato di ebrezza dopo i test alcolemici hanno riscontrato un tasso etilico superiore alla norma. Dai rilievi effettuati dai carabinieri, la parte superiore della Range Rover Defender si è letteralmente squarciata, esattamente sul zona del lato passeggero, a causa della sporgenza di un enorme ramo di un albero, presente lungo la strada che i due giovani percorrevano quella sera.

Il legale del giovane parla di “una circostanza particolarissima, che purtroppo non si sarebbe potuta evitare neanche se il giovane fosse stato sobrio”. La famiglia della ragazza non dovrebbe essere intenzionata a costituirsi come parte civile nel processo.

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