Narni, dal 21 ottobre inizia la prima edizione de “Le Comiche di Narnia”

Il prossimo 21 ottobre, al teatro comunale G. Manini di Narni, prenderà il via la prima edizione de “Le Comiche di Narnia”, la prima rassegna di teatro comico organizzata da Mente Comica.

Mente Comica, agenzia di distribuzione e produzione teatrale, ha radunato 4 dei più interessanti e divertenti spettacoli attualmente in circolazione e ha creato un mini-rassegna che porterà il teatro comico di qualità nel comune della provincia di Terni. Ad inaugurare la manifestazione ci sarà Dado, il talentuoso comico romano che si è fatto conoscere al grande pubblico arrotolandosi le maniche della sua camicia leopardata a Zelig. Da allora ha sfornato diversi spettacoli di successo. Lo spettacolo “¾ della palazzina tua” è un contenitore di gag, musica e battute.

Lunedì 4 novembre, invece, sarà il turno de “La stranissima coppia”, una divertente commedia con Milena Miconi e Diego Ruiz, che è stato uno dei successi più clamorosi della scorsa stagione teatrale romana. I quarantenni, i rapporti di coppia, l’amore e i suoi effetti collaterali, sono gli argomenti trattati in questo spettacolo.

Lunedì 18 novembre arriverà “A letto dopo Carosello”, recital di Michela Andreozzi, per la regia di Paola Tiziana Cruciani. Un viaggio negli anni ‘70 passando attraverso i ricordi della canzoni, delle pubblicità e le icone televisive dell’epoca. Da Topo Gigio a Raffaella Carrà, dalle partite di pallone nel cortile alle puntate di Sandokan in televisione. La nostalgia è dietro l’angolo, ma a predominare sono le risate e lo stupore per questo spettacolo al quarto anno di repliche.

Il 2 dicembre, infine, chiuderà questa prima edizione de Le Comiche di Narni uno dei comici più impertinenti della tv. In “Il peggio di Dario Cassini” il comico ripercorrerà i passaggi più significativi della sua carriera. Le donne e le loro contraddizioni sono il suo argomento preferito da sempre e nonostante tutto le donne lo adorano.

Una rassegna che si pone l’obiettivo di portare a teatro anche un genere meno “istituzionale”, con l’intento preciso di “attirare il pubblico giovane e di far scoprire questa meravigliosa forma d’arte anche a chi ha sempre avuto un pregiudizio o paura di annoiarsi”.

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