Notte bianca, Confimpresa: ”Una notte nera tra speculazioni degli organizzatori e inadeguata pubblicità”

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Francesco Bartoli di Confimpresa torna ad attaccare la gestione della Notte bianca di Terni, manifestazione che si svolgerà dal 21 al 23 settembre (con il 22 come serata principale). Al centro delle accuse stavolta è l’inadeguatezza della campagna pubblicitaria che per Bartoli, pur essendo prevista dal bando di gestione dell’evento, fino ad oggi non è stata avviata. Inoltre l’esponente di Confimpresa torna a polemizzare riguardo ai gazebo giudicati una speculazione dei gestori e un pessimo affare per i commercianti poiché i prezzi sarebbero troppo alti. Una stoccata è riservata anche agli organi di informazione che avrebbero “decantato” la gestione dell’evento e si preparerebbero ad ospitare inserti speciali. Infine Bartoli invita il Comune a non avvalersi della clausola che permetterebbe a palazzo Spada di affidare agli stessi soggetti organizzatori anche la Notte bianca del prossimo anno.

Il comunicato di Francesco Bartoli di Confimpresa:

“A meno di dieci giorni dalla Notte Bianca ancora non c’è traccia della campagna promozionale dell’evento che era uno degli obblighi contrattuali più importanti a carico della società aggiudicataria del bando emanato dal comune di Terni, come riportato nell’art 2. Non esiste materiale cartaceo informativo sull’insieme delle iniziative poste in essere che possa effettivamente orientare i potenziali utenti interessati , ed attirali quella sera soprattutto da altre città.

Non siamo a conoscenza di spot o di altre campagne pubblicitarie, mentre le attività sul web sono talmente minime che anche la verifica sui principali motori di ricerca da risultati scarsissimi, segno evidente che da questo punto di vista l’evento è stato abbandonato a se stesso senza la benchè minima attività di pubbliche relazioni e di incoming tramite siti, blog e i principali social network.

Uno scarno spot di pochi secondi (gli studenti di scuola superiore di grafica pubblicitaria avrebbero fatto meglio) che non è altro che la riproposizione filmata delle foto poste sul sito, dovrebbe costituire l’asse portante su cui basare la campagna pubblicitaria a pochi giorni dall’evento? Magari accompagnati da inserti speciali sui quotidiani che fino ad oggi hanno decantato l’operato della cabina di regia dove le associazioni di categoria e gli assessori si potranno pavoneggiare dei risultati raggiunti? Questo è il grande piano di promozione e pubblicità?

A completare il quadro fosco di questa notte nera il clima che si respira tra i vari commercianti del centro “costretti” in alcuni casi a coabitare con eventi non graditi , in altri a causa dell’assenza di qualsivoglia attività di animazione costretti ad organizzarsi da soli, dimostrando il fallimento dell’operato della tanto decantata cabina di regia, insomma niente a che vedere con il fervore e il popullare di iniziative che avevano invece caratterizzato l’ultima edizione della Notte bianca.

Anche il fallimento dell’operazione gazebo si deve alla miopia degli organizzatori che speravano di vendere a prezzi proibitivi tali strutture per una sola notte con un programma di eventi minimo.

Come dimostriamo nel semplice conto economico un operatore per ripagarsi dei costi del gazebo (1500 euro + iva) delle merci e del personale dovrebbe rivendere almeno 1500 unità di prodotto per pareggiare i conti (ma i gazebi dove stiveranno tutta questa merce?) obbiettivo alquanto difficile da raggiungere a maggior ragione in caso di maltempo. Solo uno sprovveduto o un commerciante maldestro potrebbe accettare di noleggiare un gazebo a tali condizioni.

In pratica gli unici a guadagnare con i gazebo saranno gli organizzatori, a scapito dei commercianti del centro e dei maggiori incassi che avrebbero potuto ottenere senza gazebo abusivi.

In pratica tutta la gestione del bando della Notte bianca si sta rivelando solo una mera speculazione commerciale con limitazione di costi (assenza di campagna pubblicitaria) di investimenti (assenza di spettacoli nelle zone periferiche della città) e una moltiplicazione di fonti di guadagno non previste dal bando (gazebi abusivi, noleggio di palchi etc).

Non possiamo pensare che questo era l’obbiettivo che la cabina di regia si era posto e allora tutti i componenti a cominciare dalle associazioni di categoria e dagli assessori dovrebbero fare un rapido esame di coscienza anche se continueranno a non dare risposte come nel caso degli inquietanti interrogativi sulla regolarità amministrativa di tutte le procedure adottate.

Noi di Confimpresa Umbria siamo certi di una cosa : il Comune non potrà avvalersi della clausola (anche questa secondo il nostro avviso contra legem) di riaffidare l’incarico per il prossimo triennio alla Eventi srl senza procedere ad un nuovo bando questa volta nuove regole concordate con i commercianti del centro di Terni.

Le persone che quella sera affluiranno nel centro di Terni saranno quelle che sarebbero comunque venute per l’unico evento che la città di Terni ha offerto in questa tragica estate di desolazione.

La Notte bianca che vogliono i commercianti di Terni è invece un evento che possa attirare persone di altre città in particolare da Roma per una reale promozione del nostro centro commerciale naturale cosi come d’altronde riportato nelle premesse giustificative del bando della Notte bianca che di seguito riportiamo: “Tali manifestazioni si rivolgono principalmente ai cittadini residenti ma al contempo devono anche essere in grado di attrarre visitatori dalle provincie e dai comuni limitrofi”.

Infine facciamo notare che ad oggi nulla si sa riguardo alla deroga sull’ordinanza antirumore che il sindaco come già successo lo scorso anno dovrebbe concedere per permettere a tutti i locali di espletare la propria attività fino all’alba come è consuetudine in ogni notte bianca che si rispetti”.

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  • Uno

    Voglio TAAANTTOO ma spendendo POOOCOOO… ed ecco il risultato 🙂 

  • Alessandro

    Per quanto non abbia granché apprezzato la cagnara che si è scatenata in questi ultimi tempi (sconfinata poi sulla Festa della Passeggiata et similia), su una cosa devo dare pienamente ragione al Sig. Bartoli. Anche andando a tralasciare il modo in cui è stata organizzata e gestita la vicenda .. noi cittadini ternani cosa sappiamo e cosa non sappiamo degli eventi che ci saranno tra una settimana per questa notte bianca? Sono mesi che si sa quando ci sarà … ma ad una settimana dall’evento …. regna veramente il buio più assoluto. E’ questa la promozione che siamo capaci di fare per la nostra città e per il nostro territorio? Se non fosse per le polemiche tra Confimpresa e Comune … i ternani si sarebbero addirittura dimenticati che tra una settimana c’è questa fatidica notte bianca di cui ormai si parla da mesi. Già che non siamo capaci di organizzare qualcosa di originale di nostro (la notte bianca la fanno ovunque, Cioccolentino è lo scimmiottamento locale di Eurochocolate, ecc ecc ) ma oltre al danno qui è veramente anche la beffa .. come si può pensare di attrarre gente se nella stessa Terni non c’è un manifesto che parli di questo evento (come due anni fa quando fu ideata …. quest’anno si è iniziato a parlarne un anno prima del bando a cui affidarla) …

    Se il problema è che la Notte Bianca è organizzata troppo a ridosso della Festa dei Democratici, il prossimo anno scegliessero un altro periodo (e lo dico da elettore dei DS alle ultime elezioni, quindo non tacciabile di partigianeria)… è il terzo anno consecutivo in cui, nonostante l’ottima partecipazione di pubblico (per fortuna) ci presentiamo all’appuntamento senza un programma chiaro, e reso noto ai cittadini, Figurarsi come la gente di fuori possa venirne a conoscenza, dobbiamo essere noi cittadini a contattare i nostri amici di fuori? Ma che diamine di città del piffero che stiamo diventando.

    Persino il paesino più sperduto della Valnerina ha il suo evento consolidato, degno di nota, reclamizzato con largo anticipo.

    A Terni questo è impossibile, e ciò, perdonatemi il gioco di parole, non è più possibile. Mettiamo gente giovane e sveglia alla cultura e agli eventi, gente che ha idee. A Foligno dal nulla si sono inventati i “Primi d’Italia” (eppure la pasta non è loro esclusiva, ma ci sono espositori e marchi di tutta Italia), a Spoleto la notte bianca dei vini, sempre a Foligno si sono re-inventati la “Festa della Birra” a modo loro, e chiama gente da fuori. Noi basta che ce sfilano li carri de lu cantamaggiu … (per carità, con tutto il rispetto per le tradizioni culturali cittadine … ma qui non so se vi siete accorti che va avanti chi sa trasformare le tradizioni in eventi che generano attrattiva e soldi … ).

    A Vallo di Nera c’è l’ottima due giorni dei “Fiori di Cacio” (finita più volte in televisione) ed è un comune di 400 abitanti. CI mangiano tutti sulla testa. non so se ve ne siete accorti. E per fortuna che siamo noi la porta dell’Umbria dal sud e da Roma, che abbiamo le Marmore, Piediluco e Carsulae. Fino a dove dobbiamo arrivare, a far credere alla gente che San Valentino è il patrono dei “Baci Perugina”? Ci siamo vicini .. ci siamo vicini.

  • Luca

    dopo aver letto l’articolo ho avuto la curiosità di andare a verificare se effettivamene esiste pubblicità sull’ evento. Al secondo link trovato su google vengo collegato con il sito ufficiale di terni on, quindi effetteviamente un qualsiviglia tipo di pubblicità esiste…
    La domanda che mi sono posto navigando nel sito di terni on è: se devo pagare per andare a vedere gli quasi tutti gli eventi secondari che festa è per il cittadino? A chi può interessare boy george (cantante di moda negli anni 80) come attrazione principale o roy paci gratis?
    Forse bartoli tutti i torti non li ha!!!!

    • Alessandro

      Resto dell’idea che la promozione sia cmq largamente insufficiente. Che uno venga a scovare il programma dopo aver fatto una ricerca “mirata” a così pochi giorni dall’evento non mi sembra un modo adeguato per promuoverlo, anche perché presuppone, al di là della disponibilità e della capacità di usare un computer e internet (cosa da non dare per scontato a una buona fascia di popolazione), che si sia a conoscenza che ci sia quell’evento (e per chi viene nda fuori? ma anche per gli stessi cittadini che mica stanno a ricordarsi, presi da problemi quotidiani, che quel fine settimana è in programmada un anno quella cosa). E questa promozione scadente è ancora più grave allorquando si è fatto un bando per gestire e promuovere l’evento. Ma com’è possibile che d’estate per ogni sagra mangereccia ogni strada di Terni è appezzata (e parliamo di eventi fuori città) e per una tre giorni cittadina così importante regna il silenzio più assoluto. Spero che abbia il suo successo, lo auguro alla città che ne ha bisogno, ma anche ai ternani che hanno bisogno di un qualcosa di diverso di tanto in tanto per svagarsi e “rivivere” in chiave nuova la loro città.

      Sul programma non entro, non mi compete, posso solo dire che già mesi fa erano apparse le notizie di Boy George e Roy Paci (presumo quando il programma dell’evento era stato ufficializzato alla stampa).