Ospedale di Terni, attivata Tac al pronto soccorso e nuova struttura di Immunoematologia

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ospedale di TerniQuesta mattina sono state presentate due novità all’ospedale di Terni: l’attivazione della nuova Tac in pronto soccorso e la nuova struttura complessa di Immunoematologia e trasfusionale. Alla presentazione hanno partecipato, tra gli altri, il direttore generale dell’azienda ospedaliera Andrea Casciari, i rispettivi responsabili e la presidente della Regione Catiuscia Marini.

Per quanto riguarda la Tac a 64 strati, finanziata dalla Fondazione Carit per un valore di complessivo di circa 480 mila euro, era stata annunciata lo scorso marzo. Casciari ha affermato: “Ringrazio la Fondazione Carit che ci ha consentito di acquisire una TAC di alta gamma con caratteristiche di agibilità, rapidità di esecuzione degli esami e completezza di software diagnostici che la rendono particolarmente versata per le indagini in urgenza ed emergenza e capace di assicurare una migliore qualità delle prestazioni. Oltre alle esigenze del Pronto Soccorso la nuova attrezzatura, che ha sostituito quella installata oltre dieci anni fa, sarà dedicata ad ogni urgenza ed emergenza dei vari reparti dell’ospedale supportando in particolare la valutazione clinica e terapeutica dei pazienti con ictus acuto che affluiscono alla Stroke Unit. L’acquisizione rientra in un più vasto piano di riorganizzazione funzionale e tecnologica dell’intera Diagnostica per immagini, che ha previsto anche l’acquisto di un nuovo ecografo destinato sempre al pronto soccorso”.

Angelo Carloni, direttore della struttura complessa di radiologia, ha detto: “La caratteristica più importante della nuova macchina Tc (General Electric 660 Optima) è che è la prima nella regione ad essere ‘rispettosa’ del paziente, nel senso che garantisce una maggior efficienza ed efficacia diagnostica con una bassa dose radiante. Il risparmio sulla dose di radiazioni somministrata al paziente varia dal 30 al 50% rispetto alle precedenti generazioni di analoghe apparecchiature. Una caratteristica importante in termini di costo biologico, considerato che il trend delle prestazioni di diagnostica per immagini e quindi l’esposizione alle radiazioni della popolazione sono in continuo incremento”.

Ha invece comportato un investimento di oltre 350 mila euro il processo di riorganizzazione e ristrutturazione del servizio Immunotrasfusionale, rinnovato ai fini dell’accreditamento istituzionale riconosciuto a dicembre scorso dalla Regione. Sono state separate le varie attività: area donatori (che è stata raddoppiata), day service, laboratori,  magazzini, studi medici. Sono stati rifatti tutti gli impianti elettrici, informatici e tutta la struttura è stata fornita di un impianto di condizionamento. Inoltre, sono stati rinnovati numerosi strumenti, a cominciare da tutte le frigoemoteche, ed è stato installato un sistema di controllo delle temperature nelle frigoemoteche fisse e in quelle che trasportano sangue.

La Regione ha inoltre deciso di istituire presso la struttura complessa il Centro regionale di raccolta del sangue cordonale, che permetterà l’organizzazione della raccolta, del trasporto, dello stoccaggio temporaneo e di un primo screening delle unità di sangue cordonale, raccolto nei vari unti nascita regionali presso il Centro, in attesa di essere definitivamente conservate presso una banca extraregionale. “Motivo di soddisfazione” ha commentato il direttore del Servizio Immunoematologia e trasfusionale Augusto Scaccetti secondo cui ” Gli obiettivi del costituendo CRR-SCO di Terni potranno realizzarsi anche nell’ambito della ricerca scientifica sulle cellule staminali emopoietiche”.

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