Ospedale di Terni: due interventi saranno trasmessi in diretta al congresso chirurgia apparato digerente

Nell’ambito del 24esimo congresso internazionale dell’apparato digerente, che si svolgerà a Roma (Auditorium del teatro Massimo) il 7 e l’8 novembre, per la prima volta in Umbria, dall’ospedale Santa Maria di Terni l’equipe diretta da Amilcare Parisi eseguirà due interventi di live surgery trasmessi in diretta insieme ad altri 56 centri chirurgici del mondo. Il 24esimo Congresso di Chirurgia dell’Apparato Digerente è un evento unico nel suo genere che fa della chirurgia in diretta lo strumento principe per fare il punto sulla chirurgia digestiva, dalle tecnologie d’avanguardia agli aggiornamenti italiani e stranieri.

“Si tratta di una grande opportunità per tutti noi – spiega il professor Amilcare Parisi, direttore della struttura complessa di chirurgia digestiva ed unità fegato e del dipartimento di chirurgia dell’apparato digerente e gastroenterologia dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni. Venerdì 8 eseguiremo in diretta due procedure chirurgiche per neoplasie del retto e del colon sinistro, con possibilità di dialogo con gli operatori degli altri centri e con tutti i partecipanti al congresso. Per i due interventi, come per la maggior parte degli interventi eseguiti nella nostra struttura, utilizzeremo un approccio robotico e laparoscopico, due tecniche  che siamo riusciti a sviluppare grazie al supporto della direzione aziendale, che ha investito in termini di aggiornamento tecnologico e di formazione e riorganizzazione di tutto il personale coinvolto”.

Specializzata da anni in chirurgia oncologica – dove le tecniche mini invasive laparoscopiche e ora anche robotiche sono ormai praticate di routine, come in pochi altri centri italiani – la struttura diretta da Amilcare Parisi ha saputo compiere grandi passi in avanti per trattare chirurgicamente condizioni neoplastiche impensabili fino a venti anni fa. “Per la sua estensione internazionale mediante collegamento in diretta dalle sale operatorie di 57 centri internazionali europei ed extraeuropei  – commenta il direttore generale del Santa Maria Andrea Casciari – questo congresso offre alla struttura di Chirurgia Digestiva della nostra azienda la possibilità di far conoscere il livello di competenza e professionalità  raggiunto nelle nuove  e più aggiornate tecniche chirurgiche, oltre alla possibilità di confrontarsi con altri centri italiani e stranieri. L’innovazione e il costante aggiornamento dei professionisti e della tecnologia sono grandi punti di forza su cui la nostra azienda continuerà ad investire”.

L’approccio chirurgico mininvasivo è enormemente meno traumatico per il paziente: non ha bisogno di una grande ferita, avviene all’interno dell’ambiente anatomo-fisiologico  dell’addome chiuso  e permette una rapidissima ripresa  postoperatoria, alimentazione  precoce dimissione rapida dall’ospedale (nella  quarta o quinta giornata dopo resezione del colon o del retto, addirittura in prima giornata postoperatoria come in asportazione robotica di neoplasia del surrene). La chirurgia robotica si può integrare alla laparoscopia e ne può aumentare l’efficacia, poiché permette una visione tridimensionale fortemente ingrandita e movimenti ultraprecisi con assenza assoluta di qualsiasi tremore umano.

L’attività chirurgica della struttura ternana riguarda principalmente i tumori dell’apparato digestivo con particolare riguardo a quelli  del colon e del retto,  dello stomaco, delle vie biliari e della colecisti, del pancreas e del fegato metastatici e primitivi, le malattie della milza di interesse chirurgico e del surrene; tratta inoltre le malattie cirrotiche del fegato come i tumori primitivi del fegato e le varici esofagee sanguinanti (trattate spesso con tips) e tutta la patologia infiammatoria e litiasica della colecisti e della via biliare, nonché le patologie funzionali del giunto esofago gastrico. L’approccio laparoscopico–robotico è pienamente operativo anche nel trattamento della obesità, che è supportato dal C.M.O., il centro multidisciplinare dell’obesità al quale collaborano 12 strutture complesse (chirurgia digestiva, psicologia, diabetologia e nutrizione, ecc.) in grado di selezionare e controllare i pazienti nel follow-up al fine di garantire il successo delle cure.

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