Ospedale di Terni, effettuato primo trapianto osseo rivascolarizzato per ricostruzione mandibola

Il 17 dicembre all’ospedale Santa Maria di Terni è stato eseguito un complesso intervento chirurgico di trapianto osseo microvascolare per ricostruire la mandibola di un uomo di 40 anni colpito da un’infezione cronica che gli aveva usurato l’osso fino a fratturarlo. Tale intervento, primo in Italia per la sede di prelievo e primo in Umbria per uso di trapianto osseo rivascolarizzato nella ricostruzione della mandibola, è stato effettuato dalle equipe di chirurgia maxillo-facciale, chirurgia della mano ed anestesiologia.

Il trapianto, prelevato dalla testa del femore del paziente stesso, è stato innestato sul segmento di mandibola mancante e rivascolarizzato ad una piccola arteria e ad una piccola vena del collo. Tale tecnica permette all’osso innestato di rimanere vitale in modo tale che, invece di riassorbirsi (come succede per l’osso sintetico oppure per quello prelevato senza rivascolarizzazione), si unisce velocemente all’osso mandibolare riossificandolo completamente in pochi mesi.

In particolare, l’equipe di chirurgia maxillo-facciale, diretta dal professor Giorgio Giuliani, ha preparato il sito di innesto rimuovendo l’osso malato ed applicando la placca di fissazione della mandibola; l’equipe di chirurgia della mano, diretta dal professor Maurizio Altissimi, ha prelevato l’osso dalla gamba del paziente ed ha eseguito l’abboccamento ai vasi del collo; l’equipe anestesiologica, diretta da Lorenzina Bolli, si è presa cura del paziente dall’anestesia fino alla terapia intensiva postoperatoria.

Il direttore della struttura complessa di chirurgia maxillo-facciale e del dipartimento di chirurgia testa collo e tessuti molli, Giorgio Giuliani, ha affermato: “Questo importante lavoro di squadra che ha coinvolto ben tre equipe si è avvalso anche dell’operosità del personale infermieristico di sala operatoria e di reparto e dei mezzi tecnologici messi a disposizione dall’azienda ospedalira, in particolare il trapano ad ultrasuoni e delle speciali placche e viti costruite ad hoc proprio per questo paziente”.

Il paziente dal giorno successivo all’intervento era già in reparto e si alimentava normalmente; sarà dimesso nei prossimi giorni e potrà trascorrere il Natale a casa.

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