Otto nuovi speed-check a Narni. L’ex assessore Isidori: ”Non dobbiamo far cassa, ma rendere più sicure le strade”

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Installati otto nuovi speed-check nel comune di Narni che si vanno ad affiancare ai dieci già presenti lungo la provinciale per Narni scalo e verso Capitone.

Speed-check, le famose colonnine arancioni presenti anche nella città di Terni in viale Trento e in zona Campomicciolo, hanno la funzione di deterrente per chi tende ad avere il piede pesante sull’acceleratore. Infatti, all’interno degli scatoloni coloratissimi, non c’è sempre un autovelox: molto spesso sono vuoti, ma ovviamente non si conoscono gli orari in cui il controllo elettronico di velocità è davvero in funzione. L’effetto di questa installazione ha dato i frutti sperati perchè nelle zone dove sono presenti gli speed-check, strade teatro in passato di gravi incidenti, sono diminuiti il numero degli scontri tra automobilisti: risultato ottenuto elevando pochissime multe.

A confermarlo al Messaggero è l’ex assessore al Traffico del comune di Narni, Roberta Isidori: “Qualcuno ci casca, inevitabilmente, ma abbiamo visto che mettere quelle colonnine di colore arancione, ben visibili lungo la via a grande traffico e dove si sono verificati moltissimi gravi incidenti, è stato un deterrente sufficiente. Non tantissime contravvenzioni, è vero, ma solo perchè gli automobilisti vanno piano, nei limiti di velocità ammessi”.

Tra i motivi delle poche multe c’è il fatto che gli automobilisti, con i speed-chek, non sanno mai dove verrà posizionato l’autovelox: “Le nostre macchinette vanno caricate manualmente dai vigili, anche se poi si può evitare di presidiarle – continua l’ex assessore – ma l’automobilista non sa mai quando e quali siano i punti che possono segnalare una velocità irregolare”.

Insomma la linea adottata dal Comune narnese è quella di aumentare la sicurezza delle strade senza l’obiettivo deliberato di sanzionare in massa gli automobilisti: “Non dobbiamo far cassa con le multe, ma rendere realmente più sicura la viabilità”. A Palazzo Spada fischieranno diverse orecchie. La linea adottata dagli amministratori ternani è infatti esattamente opposta a quella del limitrofo Comune: tante multe, 30mila in 5 mesi, e nessun miglioramento della sicurezza stradale, visto che gli automobilisti, non accorgendosi della presenza degli occhi elettronici di via Alfonsine e viale dello Stadio, continuano a non moderare la velocità, salvo poi, mesi dopo, vedersi recapitare del postino l’odiata busta verde.

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  • Francescobart

    Già come in viale trento a Terni anche li funzionano benissimo da deterrente e sono ben visibili e segnalati …. E NON FANNO CASSA !!

  • Avv Isidori

    chiedo scusa, sono Roberta Isidori, non mi sembra di aver rilasciato le suddette dichiarazioni virgolettate e, comunque, ne ho parlato prima delle elezioni amministrative … Chi ha scritto l’articolo? Perché si pubblica oggi? Non mi sembra molto corretto nei confronti del mio “successore” in giunta …

    • Anonimo

      Come scritto nell’articolo si tratta di “parole confermate al Messaggero”. Le dichiarazioni virgolettate erano infatti nell’edizione odierna del Messaggero Umbria e noi le abbiamo riportate indicando la fonte. Rimaniamo a disposizione per un eventuale rettifica che può inviarci all’indirizzo ternioggi@hotmail.it