Palazzo Spada non molla: ”Gli autovelox di via Alfonsine e viale dello Stadio sono regolari”

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L’amministrazione comunale non arretra di un passo. Nonostante le proteste sul web di migliaia di ternani, il parere negativo espresso da associazioni di tutela dei consumatori e quello di un autorevole organismo come l’Aci, non è minimamente intenzionato a rivedere le proprie posizioni sulla questione autovelox. I due contestatissimi apparecchi installati in via Alfonsine e viale dello Stadio che fino ad oggi sono costate ai ternani oltre 23mila sanzioni ed hanno portato alle cassa comunali quasi 2 milioni di euro, per gli occupanti di Palazzo Spada sono regolari, rispettano le norme e sono volti alla sicurezza stradale. Fa inoltre sapere l’amministrazione comunale che fino ad oggi sono pochi i ricorsi presentati al Giudice di pace e ci sarebbero anche alcune sentenze di rigetto.

“Occorre, in via preliminare – è la premessa dell’amministrazione comunale – riaffermare che l’utilizzo dei dispositivi fissi di rilevamento del superamento dei limiti di velocità attiene principalmente a contrastare e, se possibile, impedire la verificazione di incidenti stradali ove, è ben noto, il fattore velocità è una componente significativa nella verificazione dei  sinistri, determinando conseguenze rilevanti  sui conducenti, sui trasportati e sui veicoli”.

“E’ chiara, quindi, la finalità primaria dell’utilizzo di detti dispositivi, attraverso un’azione sistematica preventiva e repressiva, orientata a contrastare efficacemente condotte di guida non rispettose dei limiti di velocità tali da costituire pericolo per la sicurezza stradale”.

In merito alle critiche espresse dall’Automobile club di Terni l’amministrazione comunale ha argomentato così: “Quanto alla  dichiarazione di presunta irregolarità del posizionamento di tali dispositivi su strade che non sarebbero caratterizzati da elementi specializzanti, l’Ente, diversamente da quanto sostenuto dai rappresentanti dell’ACI, ha provveduto alla relativa installazione su Viale Alfonsine e su di un tratto in Viale dello Stadio, conformemente a quanto stabilito dall’art.4, comma 1, secondo periodo, del D.L. n.121/2002, convertito nella Legge 168/2002, che consente l’installazione e l’utilizzazione sulle strade  ovvero su tratti di esse , di cui all’art.2, comma 2, lettere  C e D,  del  D.L.vo 285/1992 (Nuovo Codice della Strada), individuati con apposito decreto prefettizio”.

“Il Prefetto di Terni, con proprio decreto n. 13027 del 14/7/2004, ha ricompreso fra le strade urbane di scorrimento, di cui alla lettera D, del comma 2, dell’art.2, del citato D.L.vo n.285/1992, ricadenti nell’ambito del territorio comunale di Terni, Viale Alfonsine (in  entrambe le direzioni di marcia) e Viale dello Stadio (limitatamente al tratto compreso da Via Leopardi a Viale Borzacchini, in entrambe le direzioni di marcia). Detta individuazione, conformemente a quanto previsto  dal comma 2,  dell’art.4, del D.L. 121/2002, convertito nella Legge 168/2002 e dalla circolare del Ministro dell’Interno del 14/8/2009, ha tenuto conto del tasso di incidentalità , delle condizioni strutturali, plano altimetrico e di traffico ed è stata supportata , oltre che dai pareri dell’Ente proprietario della strada, soprattutto da una valutazione tecnica, in esecuzione a quanto previsto dalla normativa di rango primario sopra evidenziata, della Sezione di Polizia stradale di Terni, che ha determinato la conformità dei citati tratti di strade alla fattispecie di cui all’ art.4, comma 2, del già citato D.L. n.121/2002”.

“Nel successivo decreto prefettizio n.2026/07/4387/04  del 15/5/2007 venivano riconfermati gli stessi tratti di strade del precedente, abrogato decreto. Lo stesso dicasi per l’attuale decreto n.19740 del 26/5/2011. Segno, quindi, che Viale Alfonsine, in entrambe le direzioni di marcia ed il tratto di Viale dello Stadio (compreso tra Viale Leopardi e Viale Borzacchini, in entrambe le direzioni di marcia) hanno le caratteristiche di strade urbane di scorrimento e, pertanto, su dette strade possono essere installati i dispositivi fissi di rilevamento del superamento dei limiti di velocità, con contestazione della violazione differita”.

“Relativamente, invece, alla possibilità di taratura dei predetti dispositivi superiore a quella attuata dall’Ente, tale facoltà è decisamente esclusa dalla legge e, qualora adottata, come indicato erroneamente dai rappresentanti dell’ACI, configurerebbe una palese violazione di legge con conseguenti responsabilità, non solo di natura amministrativa e contabile, ma anche di rilevanza penale. Infatti, l’art.142 del Nuovo Codice della Strada, ai commi 7, 8, 9, e 9 bis prevede  quattro fasce sanzionatorie, con diverse e, chiaramente, progressive sanzioni amministrative pecuniarie (ed accessorie), in relazione alla  velocità rilevata dalle apparecchiature e verbalizzata. In particolare, per ciò che interessa, il comma 7 prevede la sanzione amministrative pecuniaria da euro 39 a euro 159 a carico di chiunque superi la velocità massima consentita (nelle fattispecie in esame 50 Km/h) di non oltre 10 Km/h”.

“Come noto, la taratura dei due dispositivi è stata determinata in 56 Km/h per il fatto che : la riduzione del 5% o di 5 Km/h è fissata dall’ art. 345,  comma 2, secondo periodo, del DPR n.495/1992 (Regolamento di esecuzione del Nuovo Codice della Strada) e non, come sostiene erroneamente l’ACI , dalla direttiva Maroni un’eventuale, diversa, superiore taratura, come indicato dall’ACI, annullerebbe di fatto, la violazione (e quindi la relativa sanzione) della prima fascia in precedenza indicata  che rimane, comunque, una violazione ad una specifica norma di legge, configurando,  se attuata, una palese trasgressione ad una precisa disposizione normativa”.

“Si ritiene di dover precisare che, relativamente alle violazioni accertate e notificate al 10/2/2012 (pari a 23.723), sono stati presentati soltanto 74 ricorsi, pari allo 0,31% e si ha notizia, ma non ancora la disponibilità dei relativi atti, di 3 decisioni della magistratura ordinaria adita di rigetto dei corrispondenti gravami presentati”.

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  • Franco

    sono di roma non verro piu a terni proprio perche’ non si puo a 68 km pagare 212 euro su una strada a tre corsie alle ore 23.30 di martedi ero’ solo nel raggio di km non stavo a 100 allora ma fa niente un’altra ingistizia qualcuno non sa che lo stipendio e’ insufficentemente proporzionale alle ammende comunque sara pagata siamo delle persone oneste dopotutto ma e’umanamente sconfortante non vedere il buon senso e’ un viale da 70 km ora tranquillamente un consiglio non passateciiiiiiiiiiiiii   

  • Ranieri 11

    Hanno rotto il …. con questa loro sicurezza stradale!!!
    Avrebbero fatto prima a chiedere da parte dei cittadini una” una tantum” per risanare il bilancio comunale piuttosto che ricorrere a dei sistemi così artificiosi,che finiscono per penalizzare solo una parte dei cittadini che il più delle volte usano l’auto per lavoro.Ho ricevuto nel giro di due mesi ben 5 multe tra via Alfonsine e via dello stadio,per aver superato di poco il limite.Per raggiungere il mio posto di lavoro  sono costretto a passare ,sotto quei maledetti dispositivi,ben 4 volte al giorno che per 30 giorni fanno 120 volte al mese.Tutto ciò è discriminante per coloro che abitano sulla via Narni o zona limitrofa, mentre per il resto della città su molti tratti circolano a 70 -80 Km/h
    con il cellulare attaccato all’orecchio.Dove sono i vigili per multare costoro?
    Senza parlare dei ciclisti che procedono contro mano o dei pedoni che attraversano fuori delle strisce pedonali.
    Parlano tanto della sicurezza stradale, ma non precisano che i morti che ci sono stati su quelle strade è perchè le vetture procedevano a più di 80Km/h.
    Non credo che a 50Km/h non ammazzo una persona mentre a 58Km/h costituisco un pericolo pubblico.Sono patentato da 35 anni e sono 25 anni che non commetto un incidente, sono un superpremiato dell’assicurazione.
    Secondo il Sig.Prefetto una persona ubriaca o sotto l’effetto di una droga,si preoccupa di non correre perchè la macchinetta fà la foto?
    Sono questi i veri pericoli della strada,come chi guida col cellulare attaccato all’orecchio e sono un buon 80% degli automobilisti. Sarebbe meglio aumentare i controlli, ma ciò non servirebbe ad incrementare la cassa del comune anzi il contrario.
    Con la speranza che si possa passare dalle gabbelle del medio evo ad una vera educazione stradale.Luciano

  • Daniele

    Anch’io sono di Roma ed ho un motivo in più per non visitare più Terni. che già….

  • Alessandra

    Sono di Roma, o preso una multa di 170 euro perchè andavo a 69 km orari piuttosto che 50. La strada è a tre corsie e di notte è molto improbabile riuscire a vedere le segnalazioni dell’autovelox. Ma a prescindere da questo lo trovo veramente disonesto!
    complimenti al sindaco e tutti i suoi sottoposti per gli incassi da record! Chissà come mai……. A Terni di certo non mi vedrete PIU’! Che schifo!