E’ passato un mese da quel tragico giorno in cui Alessio Durazzi, ragazzo ternano di 15 anni, perse la vita a causa di un malore mentre stava svolgendo gli allenamenti con la sua squadra di calcio, la polisportiva San Giovanni Bosco (qui l’articolo). Ieri Alessio è stato commemorato con un partita di calcio al Libero Liberati. Tre giorni fa invece è avvenuto un episodio che aggiunge rabbia e sgomento al già forte dolore: la casa dei genitori del 15enne è stata svaligiata.
Partita al Liberati. Ieri, in memoria di Alessio, si è svolta una partita benefica allo stadio Libero Liberati tra i Giovanissimi Nazionali delle Fere e gli Allievi della polisportiva San Giovanni Bosco. Allo stadio sono accorse oltre trecento persone tra cui il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo. Il ricavato della partita servirà per acquistare defibrillatori che saranno donati alle società sportive ternane.
Furto in casa. Tre giorni fa, invece, presso la chiesa di Sant’Antonio si è svolta la messa per commemorare il trigesimo della scomparsa del giovanissimo a cui hanno partecipato famiglia, parenti ed amici. All’uscita dalla chiesa il padre di Alessio, Mauro Durazzi, è stato raggiunto da una telefonata dei carabinieri con la quale è stato avvertito di un furto nell’abitazione. Durante la cerimonia religiosa i ladri hanno agito indisturbati. Arrivata a casa i genitori di Alessio hanno preso atto del furto di alcuni preziosi, ma soprattutto della scomparsa di una chitarra e di un cellulare che erano appartenuti ad Alessio. Dolore su dolore per la povera famiglia del ragazzo che, dalla pagina Facebook dedicata ad Alessio, scrive: “Le uniche cose che possono ricordare Alessio, anche se solo materiali, ora sono state rubate! Ora mi appello a chiunque sia stato, se ha un cuore, o meglio dei figli. E’ stato un gesto davvero ignobile e vergognoso. Quindi l’unica cosa che possa farvi sentire non in colpa, almeno in parte, è la restituzione di questi oggetti a loro tanto cari, basterebbe questo ‘piccolo’ gesto”.