Passeggiata, c’è ancora pizzeria Festa del Pd: degrado e inquinamento. Indagini in corso. Video-denuncia di Confimpresa

Detersivi industriali lasciati alla portata di tutti, allacci provvisori alla rete fognaria con vistosi e antiestetici tubi che fuoriescono, pacchi di cibo alle intemperie, fornelli abbandonati proprio a ridosso dell’anfiteatro Fausto, rifiuti sparsi ovunque, un ambiente ormai insalubre. Oggi una parte del parco più grande di Terni è ridotta a discarica: la struttura provvisoria che in occasione della Festa del Pd dello scorso settembre ha ospitato la pizzeria, non è ancora stata smontata e rimossa dalla Passeggiata. La questione è stata sollevata da Francesco Bartoli di Confimpresa che fa sapere di aver presentato un esposto alla magistratura a seguito del quale sarebbero partite delle indagini: “Dopo aver effettuato un sopralluogo in data 25 novembre presso i giardini pubblici della Passeggiata ed aver constatato lo stato dei luoghi lasciati incredibilmente incustoditi, dopo essere stati a lungo deturpati per l’ennesima sagra di partito che va sotto il nome di Festa Democratica, abbiamo effettuato un esposto alla questura di Terni in data 26 novembre con un’attività investigativa ancora in corso”. Bartoli ha documentato il sopralluogo con un eloquente video:

Non solo uno scempio di un importante area pubblica, la struttura abbandonata costituisce anche un pericolo: qualche bambino, tra i tanti che affollano il parco, potrebbe facilmente accedere ed ingerire detersivi, mettere le mani nei quadri elettrici o inciampare tra rifiuti e oggetti di ogni tipo. Inoltre la situazione sembra preoccupante anche da un punto di vista ambientale: gli allacci idrici, fa notare Bartoli nel video, sono stati realizzati in modo errato tanto da risultare inquinanti. I detersivi industriali abbandonati sembrano avviati a non essere correttamente smaltiti. Rifiuti e materiali di ogni tipo hanno cominciato a decomporsi. Un ambiente che presto potrebbe essere invaso dai topi.

C’è anche un altro elemento che emerge dalla videodenuncia di Confimpresa: nel corso della Festa del Pd la pizzeria avrebbe operato in una cucina non a norma di legge, sia sotto l’aspetto igienico che sotto quello della sicurezza di lavoratori e clienti. I forni, all’interno dei quali oggi ci sono tracce del passaggio di gatti, sono arrugginiti. L’impianto elettrico appare tutt’altro che rispettoso delle normative. Lo scarico delle acque nere realizzato con un grosso tubo rosso che dalla cucina finisce in un tombino del parco non sembra lecito.

In una nota Bartoli trae le sue conclusioni: “Oggi è un giorno triste per il commercio, ci siamo resi conto che a Terni esistono due categorie di cittadini. La prima è costituita da tutti coloro che svolgendo il proprio lavoro, la propria attività commerciale, artigiana o conducendo la propria impresa , sono costretti a sacrifici immani per proteggere il loro futuro e quello dei propri cari, riuscendo a compiere miracoli quotidiani per mantenere un livello di vita decoroso , dare lavoro ai propri dipendenti, rispettare leggi, norme, regolamenti sempre più restrittivi ed onerosi, pagare tasse, tributi e balzelli di ogni tipo e che di fronte a questa crisi incessante ogni giorno si domandano cosa li spinge ad andare ancora avanti, invece di desistere”.

“Esiste invece una seconda categoria di cittadini, che il più delle volte non svolge attività costanti ma si ingegna e si improvvisa a volte ristoratore, a volte organizzatore di eventi, a volte barista, a volte commerciante, a volte allestitore di spazi espositivi, a volte esperto in pulizie industriali o di comunità, a volte direttore artistico di spettacoli, a volte curatore di musei e di rappresentazioni teatrali, a volte guida turistica, a volte editore , il tutto alla bisogna in base ad una serie di opportunità concesse dalla pubblica amministrazione che li favorisce, li incoraggia a porre in essere nuove, temporanee e spesso effimere attività con l’unico scopo di sfruttare risorse pubbliche, beni e aree pubbliche, che spesso vengono deturpate e sacrificate sull’altare di un interesse collettivo che invece è un interesse di pochi e ormai ben noti appartenenti a questa categoria di intoccabili”.

“Ribadiamo categoria di cittadini intoccabili – afferma ancora Bartoli – che possono fare tutto e il contrario di tutto , non osservare norme e regolamenti, agire indisturbati come se il bene comune fosse di loro esclusiva pertinenza. Cittadini che vengono convocati nelle segrete stanze del potere per concordare bandi e gare d’appalto fatti su misura per svolgere speculazioni ed attività commerciali mascherate da finte iniziative di interesse pubblico. E laddove i bandi e i regolamenti della cosa pubblica non prevedano espressamente tali eventualità, la loro arroganza è ormai tale da porre in essere comunque i loro intendimenti avviando di fatto attività abusive sotto gli occhi di tutti”.

Lo stesso Bartoli aveva duramente contestato la Festa del Pd alla Passeggiata e la stessa pizzeria oggi oggetto della denuncia. Ora lo rivendica: “Quello che noi abbiamo pubblicamente denunciato in occasione della Festa democratica, organizzata dalla Eventi srl, in occasione del bando della Notte bianca affidato alla Eventi srl anzi che avere l’appoggio di molti ed in particolare di tutte le associazioni che sulla carta dovrebbero difendere gli interessi degli operatori economici, è stato osteggiato, deriso accusato di strumentalizzazione politica o peggio di ricerca di visibilità personale! Oggi la verità sta venendo lentamente alla luce e ci domandiamo se ancora le associazioni presenti nella cabina di regia voluta dal Comune di Terni per organizzare le manifestazioni appaltate alla Eventi srl vogliano una volta per tutte prendere le distanze da tali soggetti che operano in evidente spregio di norme e regole. Prendano le distanze dall’amministrazione comunale ed in particolare dal Partito democratico, che invece di aiutare il commercio lo affossa con provvedimenti amministrativi medioevali, con regolamenti e tasse onerose e da ultimo ponendo in essere attività commerciali se non abusive sicuramente non a norma mascherate da manifestazioni politiche in diretta concorrenza con i commercianti regolari”.

Confimpresa si rivolge quindi alle associazioni di categoria ternane: “Volete dissociarvi da tale modus operandi del Comune e abbandonare la cabina di regia comunale oppure volete continuare ad essere conniventi con tale sistema? Ci rivolgiamo a tutti i sindacati dei lavoratori ed in particolare alla Cgil: voi che siete sempre puntuali censori dell’inosservanza delle norme sulla sicurezza dei posti di lavoro, cosa aspettate per prendere posizione contro le sagre e le feste di partito? Aspettate che qualcuno rimanga fulminato per qualche impianto elettrico non a norma o che qualcuno sia intossicato da alimenti trattati con attrezzature arrugginite? Oppure anche voi fate parte della festa?”

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