Perugia-Ternana resta incontro ad alto rischio, 850 tifosi rossoverdi al Curi, Curva Nord: ”Noi non ci saremo”

Perugia – Ternana di sabato prossimo resta una partita “ad alto rischio” sotto il profilo dell’ordine pubblico, nonostante i segnali di distensione lanciati negli ultimi tempi dalle due tifoserie grazie alle manifestazione di solidarietà sulla vertenza dell’Ast. A confermare l’alto livello di attenzione sul derby umbro, sono stati questa mattina in conferenza stampa i vertici della questura di Perugia.

E’ stato confermato che saranno 850 i tifosi della Ternana che arriveranno al Curi, a bordo di pullman che saranno scortati dalla polizia, impegnata da mesi insieme agli altri componenti del Gruppo operativo per la sicurezza a preparare la gestione dell’evento. Tra loro non ci saranno i tifosi della Curva Nord che spiegano: “Nonostante sarebbe facile e comodo in occasione del derby scegliere di tesserarsi per vedere la partita, che per noi tutti vale un campionato intero, manteniamo la nostra scelta coerente di non tesserarci per riaffermare ancora una volta il nostro dissenso contro l’ormai noto articolo 9, decidendo di non partecipare a questa come ad ogni altra trasferta. Con la sofferenza nel cuore per non poter partire, ma sentendo il derby come la partita della vita, organizziamo in concomitanza con la partenza della squadra per Perugia una ‘motorinata’ con partenza dall’hotel Garden, venerdì alle ore 13”. I tifosi della Curva Nord aggiungono: “In questi momenti difficili per la nostra città, invitiamo tutti i tifosi delle fere a stringersi intorno alla squadra e a partecipare per vivere tutti un momento di coesione e ternanità per ribadire che l’Umbria è solo rossoverde”.

Nella conferenza stampa di questa mattina è stato ricordato che negli ultimi nove anni il derby si è giocato due volte: nove anni fa ci furono tafferugli e disordini tra le opposte fazioni, il secondo si era disputato a porte chiuse. Ora, per quello di sabato, il Gos ha deciso di autorizzare la trasferta dei sostenitori rossoverdi. “Vogliamo che allo stadio tornino le famiglie – ha detto il questore, Carmelo Gugliotta – ed i tifosi farebbero bene ad arrivare in anticipo a Pian di Massiano”.

Lo scorso anno, in Lega Pro, lo stadio perugino ha fatto registrare alti tassi di affluenza di tifosi, pari ad una squadra di Serie B. “Nonostante le difficoltà legate alla gestione del pubblico e alle altre criticità, il problema resta l’esterno – ha evidenziato il capo di gabinetto della questura, Salvatore Barba – quando venne costruito, il Curi si trovava in una zona di campagna, ora è in piena città e dunque dobbiamo garantire ai cittadini di potersi recare in ospedale, al mercato o muoversi nei quartieri”.

La questura sconsiglia ai tifosi della Ternana di raggiungere lo stadio Curi a bordo di auto private o in treno. I pullman da Terni usciranno a Madonna Alta – è stato detto – e le strade come viale Centova saranno riservate per un po’ di tempo ad uso esclusivo dei tifosi ospiti.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, in relazione alle potenziali difficoltà di gestione dell’ordine pubblico in seguito agli scontri avvenuti a Roma tra la polizia e gli operai dell’Ast, il vicario del questore, Paolo Sirna, ha spiegato che “il contesto è certamente diverso. Faremo di tutto affinché non si verifichino disordini – ha concluso – ma durante i recenti incontri ci è sembrato che i tifosi ternani siano molto responsabili”.

SINDACO TERNI Il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, afferma: “Sabato sarò allo stadio, al Curi, per vedere la partita insieme al sindaco di Perugia Andrea Romizi. Naturalmente ognuno sosterrà la propria squadra e io tiferò per le nostre Fere. Penso che sia rilevante però sottolineare la vicinanza dei due sindaci delle due maggiori città dell’Umbria, perché è una vicinanza che ha diversi significati. Chiaramente di tipo sportivo, perché il derby deve essere esclusivamente una festa dello sport, una sana competizione agonistica, una rivalità a chi fa meglio sul campo di calcio. Non ci deve essere posto se non per il divertimento, la passione, la voglia di vincere una competizione sportiva. Ma la presenza al Curi, vicino al sindaco Romizi, vuole anche evidenziare la vicinanza che da settimane Terni e Perugia hanno avuto sulle questioni del lavoro e in particolare sulla vertenza Ast. Il sostegno di Perugia si è fatto sentire, con la presenza del Gonfalone della città, con le dichiarazioni del sindaco, con gli attestati di vicinanza registrati anche al Curi da parte della tifoseria perugina. L’Umbria divisa dal calcio, e solo da quello, ha dimostrato grandissimo affiatamento sulla vicenda essenziale per tutti noi, quella dello sviluppo, del lavoro, dell’occupazione. Solidarietà e vicinanza nella vertenze in corso, da quella dell’Ast fino a quella della Merloni, perché solo l’unità di intenti dell’Umbria e delle sue città ci rende meno soli, più pronti a reagire alla crisi, più capaci di farci sentire in un mondo globalizzato”.

SINDACO PERUGIA Il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, in una nota scrive: “Godiamoci lo spettacolo e naturalmente forza Grifo. Ovviamente – scrive facendo riferimento al fatto che assisterà al match in compagnia di Di Girolamo – faremo il tifo per le nostre rispettive squadre. Certamente faremo assieme il tifo per l’Ast, per chi vi lavora, per chi vuole continuare a lavorarvi. È per questo che il prossimo sarà un derby diverso. Diverso da tutti gli altri”.

“Perugia-Ternana – sottolinea ancora il sindaco del capoluogo umbro – non sarà mai una partita come le altre. Si dice di ogni derby, e quello umbro non fa eccezione. Anzi, si porta dietro tanta storia e tanta passione: quella tra Grifoni e Fere è una rivalità accesa che non guasta, purché resti nei paletti della correttezza. Certo è che sarà un grande spettacolo in uno stadio e con un pubblico da serie A. Godiamocelo e naturalmente forza Grifo!”.

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