Piediluco, lupa uccisa da colpi di arma da fuoco: trovata dalla forestale di Terni, foto

Questa mattina nei pressi della strada della Forca che collega Piediluco con la Forca di Arrone, agenti della forestale hanno trovato una lupa morta, uccisa da colpi di arma da fuoco. L’animale è stato raggiunto al collo da un colpo a pallettoni e da uno a palla che ne hanno causato la morte immediata. La pattuglia della forestale di Terni ha subito avviato gli accertamenti sul luogo individuando sulla strada il punto dello sparo ma non ha trovato i bossoli dai quali sarebbe stato possibile risalire al responsabile.

Dall’esame della dentatura e delle condizioni generali, gli agenti hanno potuto accertare che si tratta di una lupa di circa 3 o 4 anni che era in buone condizioni di salute ed aveva già partorito. L’animale, secondo la forestale, faceva sicuramente parte di nucleo abbastanza numeroso (si stima di circa 10 esemplari) che da diverso tempo vive abitualmente nella zona compresa tra le località di Santa Cristina, del Comune di Arrone, e le località di Villalago, Monte Mardello e Penna dei Cocchi, del Comune di Terni.

“Nel passato – prosegue la forestale – questi lupi erano ritenuti responsabili di attacchi a ovini, bovini ed equini della zona ma ultimamente non si era venuti a conoscenza di ulteriori episodi tanto da far supporre che si era stabilito un equilibrio tra le due situazioni, quella selvatica e quella domestica. Nell’ultimo decennio questi magnifici canidi selvatici si sono riappropriati di quei territori che mano a mano sono stati abbandonati dall’uomo e la loro presenza è un indicatore ambientale, sintomo di un territorio in buone condizioni. Molto spesso però vengono visti come dannosi, non solo dagli allevatori, ma anche da qualche cacciatore che vede nel lupo un antagonista alla loro attività in quanto preda in maniera consistente i cinghiali. Infatti l’episodio odierno conferma quest’ultima tesi in quanto i segni rinvenuti sull’animale erano riconducibili a colpi di fucile”.

Il cadavere, tramite il servizio veterinario dell’Asl di Terni, è stato inviato all’Istituto Zooprofilattico per il formale esame necroscopico che ufficializzerà le cause e il momento della morte dell’animale. La forestale di Terni fa invece sapere che proseguirà le indagini “per l’individuazione dei responsabili del grave atto di bracconaggio che la legge punisce con l’arresto da due a otto mesi o l’ammenda da € 774 a € 2.065”.

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