Pmal Terni, Esercito conferma taglio 100 dipendenti: mobilitazione sindacale

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ex-fabbrica-d'armiConfermato il taglio di 100 dipendenti del Polo di mantenimento armi leggere di Terni (ex fabbrica d’armi). E’ questo l’esito dell’incontro di oggi tra i sindacati e il sottocapo dello Stato Maggiore dell’Esercito, Giovan Battista Borrini. Per tutta risposta i sindacati hanno deciso di intensificare la mobilitazione con nuove iniziative di protesta.

Secondo i rappresentanti dei lavoratori, le affermazioni del sottocapo sono in “completa contraddizione” con gli impegni assunti dalla ministra della Difesa, Roberta Pinotti (era stata in visita al Pmal lo scorso ottobre quando era ancora sottosegretario, qui l’articolo), e hanno dimostrato “il completo disinteresse da parte dei vertici della Forze armate rispetto alle sorti dei propri enti, in particolare di quelli dell’area tecnico industriale e della logistica”.

Dopo l’incontro sono state decise l’interruzione delle relazioni sindacali con la direzione del Polo, l’interruzione quotidiana del lavoro di dieci minuti con manifestazioni spontanee presso la direzione, l’occupazione dei posti auto riservati e un’assemblea dei lavoratori che si terrà martedì all’esterno del sito, in concomitanza con l’incontro previsto tra le organizzazioni sindacali nazionali e il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi.

Infine i sindacalisti chiedono alle stesse sigle sindacali nazionali di impegnarsi ad ottenere il differimento del riordino (posticiparlo dal previsto 30 giugno al 31 dicembre prossimo) “in modo da progettare, insieme agli altri enti interessati, un piano di riduzione delle piante organiche omogeneo e coerente”.

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