Polizia sventa rapina alla Carit: colpo di pistola in aria e blocco stradale con camion per fermare 6 rapinatori

Gli agenti della Squadra Mobile tenevano sotto controllo da un po’ di tempo tre uomini residenti a Terni, sospettando che fossero i “basisti” ternani per una banda dedita alle rapine agli istituti bancari. Non sbagliavano: grazie a tali sospetti, la polizia è riuscita a sventare una rapina in banca. Rocambolesche le modalità con cui gli agenti sono riusciti ad acciuffare sei presunti criminali.

I sospettati residenti nella Conca, V.C., 47enne napoletano, V.K., albanese del 1988 e H.B., marocchino di 40 anni, stavano proprio collaborando alla pianificazione di un colpo. I loro movimenti, seguiti passo a passo per tutta la giornata di ieri, hanno infatti convinto gli investigatori che fossero in procinto di effettuare una rapina all’agenzia n. 8 della CARIT di via Donatori di Sangue. Gli uomini della Squadra Mobile, diretti da Francesco Petitti, hanno visto V.C. incontrare altri tre uomini, poi risultati tutti di provenienza partenopea, e confabulare con loro per poi allontanarsi a bordo della sua vettura. I complici hanno invece fatto alcuni giri nel quartiere Borgo Bovio per poi parcheggiare con altre due auto, una Renault Megane e una VW Passat, proprio nei pressi dell’agenzia Carit.

Due dei sospetti sono quindi scesi del mezzo e gli agenti hanno capito che avrebbero tentato la rapina: uno portava un berretto con visiera calata sugli occhi e l’altro indossava addirittura una vistosa parrucca e un paio di occhiali scuri e si nascondeva parte del volto con un  fazzoletto bianco.

All’alt intimato dai poliziotti i due si sono dati alla fuga prendendo direzioni diverse. Uno si è arreso dopo che un agente ha esploso in aria un colpo con la pistola d’ordinanza a scopo intimidatorio: disteso a terra è stato facilmente ammanettato dagli inseguitori. L’altro è stato bloccato poco distante dagli altri operatori della Squadra Mobile appostati in zona.

Il complice che era a bordo della seconda auto è stato a sua volta fermato dagli altri agenti che avevano circondato il parcheggio. Il gruppo “operativo” era composto da G.R., L.E. e V.I., tutti napoletani di età compresa tra 32 e 48 anni. Quasi contemporaneamente le manette sono state strette intorno ai polsi dei due complici stranieri fermati nelle loro abitazioni dagli investigatori.

Restava da fermare V.C., quello che pareva essere l’organizzatore del colpo, che però non aveva partecipato all’azione e si era allontanato a bordo della sua auto prima dell’inizio della rapina. Anche lui era stato pedinato dagli agenti della Mobile che sono riusciti a bloccarlo in sicurezza nelle vicinanze di Otricoli, improvvisando un blocco stradale con due camion fatti fermare di traverso sulla carreggiata. Vistosi accerchiato, V.C. non ha opposto resistenza all’arresto ed è stato portato in Questura.

I rapinatori erano forniti, oltre che di parrucca, cappellino e occhiali da sole, anche di guanti da lavoro e ascherine antismog per travisarsi durante il colpo e non lasciare tracce. Avevano inoltre piccole radio ricetrasmittenti per comunicare tra loro senza usare i cellulari nonché due taglierini e una replica di pistola automatica (modello Beretta 92) priva di tappo rosso. Inoltre, sono subito state effettuate perquisizioni domiciliari alle abitazioni dei compici “ternani”. Nell’appartamento di V.C. sono stati trovati e sequestrati due notebook il cui contenuto sarà ora oggetto di ulteriori indagini.

Per una settima persona sono ancora in corso verifiche al fine di accertare se anch’essa abbia fornito un apporto ai malviventi.

In serata i sei arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Vocabolo Sabbione a disposizione del P.M. che ha coordinato le indagini, Dottoressa Elisabetta Massini.

Si tratta di un’importante operazione che ha permesso di sgominare una banda di rapinatori “trasfertisti” e ora le indagini proseguono per verificare se gli arrestati di ieri siano responsabili di altri analoghi atti criminosi in provincia o in altre parti d’Italia.

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