Polo chimico, la Regione diserta incontro con Basell. Tempi lunghi per acquisizione aree

Un summit atteso che è finito con un nulla di fatto. L’incontro di ieri tra i legali della Basell, il presidente di Terni Research Stefano Neri, Di Stefani di Novamont e due dirigenti europei non ha infatti contribuito a compiere passi avanti per l’acquisizione delle aree del polo chimico. Un mezzo buco nell’acqua dovuto anche all’inaspettata assenza del rappresentate della Regione Umbria che avrebbe dovuto coordinare i lavori e che è stato a lungo atteso ma che non si è presentato.

Nel corso dell’incontro che ha avuto comunque luogo i rappresentanti degli imprenditori hanno confermato l’interesse a rilevare le aree della Basell e la multinazionale americana ha ribadito l’interesse a valutare un’offerta. Una volta pervenuta però, prima di dare un risposta la Basell avvierà un’analisi interna che richiederà 2 o 3 mesi. Poi si potrà avviare la trattativa vera e propria con offerte e controfferte. Si prevedono insomma tempi lunghi. Certo è che prima si concretizzerà una proposta e prima si potrà realizzare il tanto agognato acquisto degli stabilimenti di piazzale Donegani e la realizzazione di un polo chimico ternano.

I tempi stringono: da luglio finiranno in mobilità anche i 25 lavoratori che ad oggi sono impiegati dalla Basell per la vigilanza degli impianti. Dal primo gennaio scadranno invece gli ammortizzatori sociali per quasi 50 operai. Tali scadenze non sono prorogabili e costituiscono quindi dei paletti temporali alla trattativa. Proprio in quest’ottica è auspicabile che tutti i soggetti che partecipano alla trattativa non commettano passi falsi.

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