Prc Terni: ”No al Css e all’incenerimento dei rifiuti. Comune adotti strategia Rifiuti zero”

Dopo aver manifestato per le stesse ragioni fuori dalla sede di Confindustria Umbria (qui l’articolo), il Partito di Rifondazione Comunista di Terni torna ad esprimere netta contrarietà all’incenerimento dei rifiuti tramite l’utilizzo di Css. Ne spiega le ragioni in un comunicato stampa mentre i consiglieri comunali Mauro Nannini e Luzio Luzzi, a riguardo, hanno presentato un’interrogazione al sindaco. Per il Prc ternano è necessario adottare al più presto la strategia Rifiuti zero.

Questo il comunicato del Prc di Terni:

“Il dibattito sulla gestione del ciclo dei rifiuti nella nostra regione sta andando incontro ad un passaggio cruciale, dal quale dipenderà la possibilità di cambiare effettivamente i modelli vigenti e di adottare finalmente la strategia ‘Rifiuti Zero’.

Il PRC di Terni ritiene necessario arrivare al più presto ad una risoluzione delle ambiguità che ancora pesano sulle scelte che le Istituzioni locali adotteranno nei prossimi mesi.

Non vi possono essere, infatti, vie di mezzo fra l’adozione di una strategia finalizzata al massimo recupero di materia dai rifiuti, con tutte le positive ricadute produttive ed occupazionali che ne deriverebbero, ed il ritorno all’incenerimento dei rifiuti tramite la produzione di CSS, i cui effetti nocivi sull’ambiente e la salute sono ampiamente documentati, come pure le conseguenze negative sui livelli di raccolta differenziata e sulla fondamentale riduzione della produzione dei rifiuti.

Il Piano d’Ambito dell’ATI 4, nel rinunciare all’utilizzo dell’inceneritore di Terni ENA per i rifiuti solidi urbani, indica entrambe queste possibilità. ‘Rifiuti Zero’ e CSS non sono due opzioni tecniche fra loro indifferenti, ma due scelte la cui sostanza è politica, economica ed ambientale.

La questione è appunto come il Comune di Terni e l’ATI 4, intenda attuare il Piano d’Ambito: se farlo conseguentemente alla scelta della Strategia ‘Rifiuti Zero’, già sancita dal Consiglio Comunale il 23 Gennaio 2013, oppure attraverso un inaccettabile, sciagurato ritorno ad un passato che qualcuno, a partire dalla Confindustria dell’Umbria, non ha interesse a cancellare.

L’aver riaperto la partita dei rifiuti nel nostro territorio, è stato il risultato di un percorso fatto da tutta la comunità locale, che per essere compiuto, fino in fondo, richiede adesso la dovuta coerenza: non possiamo permetterci di lasciare il Piano d’Ambito nelle mani di chi vuole speculare sui rifiuti.

In tal senso abbiamo presentato un’interrogazione al Consiglio Comunale, per chiedere un impegno esplicito della massima Istituzione locale affinché, nell’ambito dei lavori di potenziamento che interesseranno l’impianto di selezione di proprietà dell’ASM a Maratta Bassa, si scelga di far evolvere l’impianto verso l’ottimizzazione del recupero di materia prima seconda dai rifiuti, anziché verso la produzione di CSS.

Una questione che interessa non solo l’ambiente e la salute dei cittadini, ma che si intreccia strettamente anche con la possibilità di fare di Terni un polo della chimica verde, contribuendo a risolvere, nel migliore dei modi, anche la tormentata vertenza Basell”.

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