Presentato il comitato per Rieti con Terni: ”Vessati dal Lazio, ora Provincia TR-RI in Umbria”

17

Un’unica Provincia che unisca i territori del ternano e quelli del reatino allargando i confini della Regione Umbria. Il “Comitato per l’accorpamento di Rieti e Terni in Umbria” di cui è promotore il sindacato Uil-Fpl di Rieti, fa sul serio e stamattina con una conferenza stampa ha presentato la propria proposta che diventa ancora più appetibile dopo il rifiuto del governo di ripensare alla decisione di sopprimere la Provincia di Terni.

“Terni e Rieti sono territori e popoli che hanno affinità ed uniti hanno maggiori possibilità di sviluppo e con l’accorpamento verrebbero rispettati i requisiti di ampiezza e di popolazione fissati dal governo” ha affermato il segretario di Uil-Fpl di Rieti, Marino Formichetti che ha spiegato come le due entità territoriali siano ben collegate e come sanità e turismo possano validamente integrarsi. A dar manforte alle sue posizioni, il segretario nazionale di Uil-Fpl, Giovanni Torluccio: “Non vogliamo salvare campanili ma valorizzare i territori, potenziare le possibilità creando una struttura in grado di offrire servizi efficienti. La proposta di accorpare le due Province rientra nel progetto nazionale della Uil di ridisegnare la presenza dello Stato sul territorio.”

“La nostra proposta per il futuro è un ritorno al passato” ha detto il segretario di Uil-Fpl di Terni, Gino Venturi, ricordando come, prima del 1927, i due territori fossero uniti. Secondo Venturi attraverso tale ripristino degli antichi confini dovrebbe nascere “un Umbria più grande in cui tutti abbiano la stessa dignità”.

Il comitato procederà ora ad incontrare le varie realtà istituzionali reatine per poi avviare una raccolta firme per richiedere il referendum. Lo stesso Formichetti sa però che si tratta di “un percorso lungo ma  intanto va attivato. Si potrebbe però arrivare ad una deroga al decreto, il governo potrebbe venire incontro alle legittime richieste dei territori che vogliono autodeterminarsi e potrebbe quindi non essere necessario raccogliere le firme”. Formichetti boccia invece la possibilità di accorpare Rieti alla Provincia di Viterbo che è “collegata in modo pessimo, si trova ad un ora e mezzo di auto e non vi sono collegamenti ferroviari”.

La Uil-Fpl nella sua proposta fa riferimento al passaggio in Umbria, non della sola città di Rieti, bensì dell’intera Provincia reatina composta da 73 comuni. A quanto ci risulta, il referendum per cambiare regione di appartenenza è possibile solo per i singoli Comuni, non per un’intera provincia*. Si tratterebbe quindi di raccogliere firme in tutti i 73 comuni: un’impresa talmente dispendiosa da far mettere le mani nei capelli al più volenteroso attivista. Il sindacato dovrà quindi puntare le sue fiches in un intervento del governo che consenta procedure più semplici per ridisegnare i confini regionali.

In tutto questo si manifesta un clamoroso paradosso: mentre a Terni c’è un comitato che denuncia le ingiustizie subite dalla Regione Umbria auspicando di divenire laziale, a Rieti c’è n’è uno che lamenta decenni di maltrattamenti da parte della Regione Lazio e aspira a diventare territorio umbro: “Da anni siamo vessati dal Lazio, abbiamo le tasse più alte d’Italia, non ci sono collegamenti con Roma, ne stradali ne ferroviari” spiega Formichetti. Insomma, le realtà più piccole, all’interno delle regioni di appartenenza, tendono a sentirsi sottorappresentate e vittime di ingiuste politiche. Probabilmente è il funzionamento degli enti regionali che andrebbe rivisto, prima ancora di valutare le pur legittime e valide proposte di ridefinizione dei confini, ma questa è un’altra storia.

*Errata corrige: la frase: “Il referendum per cambiare regione di appartenenza è possibile solo per i singoli Comuni, non per un’intera provincia” è inesatta: l’articolo 132 della Costituzione prevede anche la possibilità del passaggio di un’intera provincia in un’altra Regione confinante. Il referendum, in questo caso, deve naturalmente essere indetto a livello provinciale.

Intanto continua ancora per qualche giorno il sondaggio tra i nostri lettori:
[poll id=’1′]

CONDIVIDI
  • Mariosarno

    La cosa più intelligente che sento negi ultimi tempi.
    Sarebbe meravigliosa e io che abito a Rieti so per certo che ci sarebbero tantio a aderire a questa stupenda proposta.
    FORZA TERNI – RIETI PER LO SVILUPPO ED UNA MIGLIORE VITA

  • Maurizio

    Beh mi sembra una cosa intelligente e soprattutto razionale,
    in un’ottica di miglioramento della gestione risorse e territorio.
    Gli abitanti delle due provincie non avrebbero che da guadagnarne!
    Io sono più che favorevole….magari fosse realizzabile !
    Avanti tutta con la nuova provincia: “TRI” !!
    Maurizio

  • Forzanuova

     Se la provincia di Rieti si unisce con la provincia di Terni in Umbria, ci guadagnano tutti ed anche la nuova strada Terni/Rieti in costruzione da anni. Dopo si potrebbe migliorare anche la ferrovia, i servizi, il turismo, etc.
    Sarebbe meglio per tutti. Speriamo si faccia presto e bene.

  • Acongiu7

    Se non ci fosse da piangere verrebbe da ridere.Qui ogni mattina si alza qualcuno e decide per l’indizione di tutti i possibili referendum del mondo!Una volta lo faceva Pannella e a seguire Di Pietro,oggi chiunque!Che nel Lazio si viva in totale sudditanza con Roma era ampiamente conosciuto!Se lo leggano i signori Liberati &co e pensino a quale fesseria stanno conducendo la nostra città!Ma pensi alla natura piuttosto che sta bruciando in modo irreversibile!

  • massimo

    Proposta razionale, in continuità con le radici storiche e lungimirante dal lato infrastrutturale. Sicuramente la strada è lunga per l’iter istituzionale, ma non impossibile. Simpatia per l’iniziativa e qualche riflessione ulteriore sullo stato dell’arte della Regione Lazio.

  • Terni deve rimanere in Umbria; benevenuti i Reatini se lo desiderano.
     

  • Andred

    favorevole..siamo legati più a Rieti che a Perugia. Spero possa succedere 

  • Patrizia

    Prima aspettavamo Perugia, adesso aspettiamo Rieti, scì! Dobbiamo cambiare mentalità ed essere noi protagonisti, senza delegare a una comunità che è metà della nostra. Mi chiedo come mai la UIL abbia deciso di convocare a Terni la conferenza stampa e non a Rieti dove i parenti mi dicono che non si parla di questo. E infatti non c’è niente nemmeno su Internet. Ricapitoliamo: questi partono (?) forse a settembre (intanto la Provincia di Rieti muore o, meglio, il CAL deciderà l’accorpamento con Viterbo) con un eventuale iter lunghissimo perché occorre mettere d’accordo tutte le forze politiche e fare comunque un referendum. La forza del referendum ternano verso il Lazio sembra il poter prescindere dalla politica e il fatto di essere già partito. Loro dovrebbero fare lo stesso tipo di referendum, ma non possono e sono costretti a tentare di mettere d’accordo tutti perché il Comune di Rieti non confina direttamente con l’Umbria se non attraverso un exclave accanto al Comune di Greccio… informiamoci, ma soprattutto aiutiamo Terni e diamole forza in un modo o nell’altro

  • Paolo Arena

    Terni Rieti (e, aggiungo, Norcia): la provincia delle acque, dell’energia e dei piccoli borghi storici: perché industria, cultura e turismo possono (devono!) coesistere nel nome del benessere diffuso, o se vogliamo, della decrescita sostenibile. Se proprio non riusciamo a fare a meno delle province, Nera e Velino si uniscano, con fragore! 

  • Eros Salvati

    Come molti già hanno detto,credo che sia tra tutte la cosa migliore.Sarebbe solo un ripristino di antichi confini,entrambe le provincie ne guadagnerebbero,sia in termini economici che di sviluppo,costituiremo una Nostra indipendenza,quella che perugia ha sempre cercato di frenare,grazie hai Nostri politici,servi succubi,indegni di rappresentare la Nostra provincia.

  • Gianluca Formighetti

    Voi non vi rendete conto che cosa significhi sottostare alla Polverini e più in generale alla macchina governativa laziale. E’ come se all’Italia si dica di scegliere se andare con la Germania o con la Grecia.

  • Piero

    Sono di Rieti ed appoggio in pieno questa proposta, che mi sembra l’unica sensata. Si a TRI !

    • Mario

      Sono entusiasta di questa grande idea. Ribadisco che questa proposta è la cosa migliore e più sensata che una persona che vuole il bene dalla propria terra e della propria famiglia, possa fare.
      Io abito a Rieti ed a Terni vengo spesso come se tutto il territorio appartenesse alla stessa città.
      Pochi km separano le due città; continuità di territorio; paesaggio identico; caratteristiche ambientali e turistiche simili con ognuno i propri laghi e fiumi ed in più con il Terminillo totalmente abbandonato oggi, in futuro ci sarebbero anche prospettive di sviluppo enormi considerando anche le capacità imprenditoriali dei ternani e le loro infrastrutture di sicuro superiori a quelle di Rieti, vedi il treno ed il raccordo di Orte.
      Vedo un connubio perfetto ed incito tutti a diffondere questa fantastica e meravigliosa opportunità per due territori che se uniti fanno paura a tutti per il loro potenziale sviluppo e la loro bellezza.
      Spero che vengano accantonati campanalismi ed interessi politici, ma che si evidenzi il vantaggio per i cittadini e per un territorio che merita ben altro.
      FORZA TERNI – RIETI

  • Andred

    è comunque sorprendente l’accanimento del ministro Patroni Griffi contro le province delle regioni piccole..ma perchè ? ha paura di perdere la faccia?

  • March03

    salve io abito a Rieti sono dell’idea che l’accorpamento con Terni sia la cosa più logica,per le vicinanze delle due città poi a Terni vado spesso anche in bicicletta voglio vedere quanti ciclisti come me vanno a Viterbo in 47 anni ci sono stato solo 2 volte!

  • Ricardo Klement

    L’unica cosa sensata è lasciare i territori come stanno e invece riformare l’ente provincia. Un COnsiglio formato da Prefetto, rappresentante della Regione e tutti i SIndaci eserciterebbe a basso consto funzioni di snodo autenticamente federaliste e resterebbe quasi interamente eletto dai cittadini.

  • Mariosarno

    OTTIMA INIZIATIVA. Spero che questa iniziativa abbia il meritato successo.
    Credo che debba essere molto più pubblicizzata con ogni mezzo di comunicazione. Credo che il succeso sia scontato.