Rapinarono una banca, bottino di 65 milioni di lire, condannati dopo 12 anni

Dodici anni dopo la rapina, compiuta il 26 ottobre 2000 in una filiale della Carit, un palermitano di 56 anni e un ternano di 55 sono stati condannati oggi dal tribunale di Terni a sei anni di reclusione ciascuno e 2 mila euro di multa.

Secondo la ricostruzione accusatoria i due, armati di taglierino, si erano impossessati di circa 65 milioni di lire, oltre a due miliardi di assegni circolari in bianco, prima di darsi alla latitanza. Qualche mese dopo la rapina, grazie a testimonianze e verifiche fotografiche, erano stati rintracciati e arrestati. Le indagini, che avevano coinvolto anche altre procure di città del centro Italia, si erano poi prolungate fino al 2008. Oggi, al termine del dibattimento iniziato nell’aprile del 2009, i giudici hanno accolto la richiesta di condanna avanzata in aula dal procuratore capo della Repubblica Fausto Cardella.

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