”Salvare l’ente provinciale”, il Consiglio comunale chiede il riequilibrio delle province umbre

“Il Consiglio comunale, sulla vicenda della soppressione della provincia di Terni, nel confermare le precedenti deliberazioni, chiede che si proceda con urgenza a mettere in atto tutte le azioni possibili nel salvaguardare l’assetto istituzionale dell’Umbria, basato su due province e sullo status di capoluogo della città di Terni, prioritariamente prendendo in considerazione le ipotesi di riordino e riequilibrio territoriale dell’Umbria, anche in considerazione delle proposte di riforma e di riassetto territoriale delle aziende sanitarie umbre in atto”. Lo si legge in una mozione messa a punto ieri dalla conferenza dei presidenti dei gruppi.

Un riequilibrio fin’ora evocato però solo dai consiglieri comunali. Nessun’altra istituzione umbra si è espressa in tal senso. A riguardo è emblematico l’esito della riunione di ieri cui erano presenti tutti i vertici degli enti umbri più rappresentativi: da tale consesso è uscito solo l’auspicio che il Governo, tramite l’azione del Parlamento, decida di non sopprimere più la Provincia di Terni. Auspicio cui si accoda, anche il Consiglio comunale che nell’atto oltre a chiedere il riequilibrio, “sostiene le ipotesi emendative dei senatori umbri tese a salvaguardare le regioni con due capoluoghi di Provincia e ritiene indispensabile eventuali ricorsi alla Corte Costituzionale da parte della Regione su proposta del Cal”. Come spiegato in questo articolo ternioggi.it/le-ipotesi-per-terni-passaggio-al-lazio-riequilibrio-territoriale-mappa-della-nuova-provincia-e-le-altre si tratta dell’emendamento del senatore del Pd Mauro Agostini che chiede di evitare la soppressione dell’ente provinciale nei casi in cui si verrebbe a creare una regione con un’unica provincia (accadrebbe in Umbria con la Provincia di Perugia che corrisponderebbe all’intera regione, e la stessa cosa avrebbe luogo in Basilicata).

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