Sangemini, il tribunale concede altri giorni per permettere la vendita del gruppo

Il gruppo Sangemini ha ancora qualche giorno di tempo per essere ceduto e quindi salvato dal fallimento. Questa mattina il giudice fallimentare di Terni, Paola Vella, si è riservato di decidere in merito alle sorti della società delle acque minerali, per la quale oggi era prevista la scadenza della proroga del concordato in continuità. Nell’udienza di stamani, alla quale erano presenti i legali dell’azienda, si è appreso che non è stata presentata nessuna istanza di dichiarazione di fallimento. Il tribunale ha quindi adottato una soluzione tecnico-procedurale che permette di concedere ancora alcuni giorni al management della società per perfezionare l’eventuale accordo con un soggetto interessato all’acquisizione degli stabilimenti del gruppo.

Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e rsu della Sangemini richiamano ogni parte in causa “alle proprie responsabilità” e dichiarandosi consapevoli del fatto che in queste ore si sta cercando di definire le trattative in atto, i rappresentanti dei lavoratori chiedono ai soggetti interessati all’acquisto di Sangemini di “uscire allo scoperto, con una proposta credibile e sostenibile”.

“Allo stesso tempo – aggiungo i sindacati – è fondamentale che il sistema del credito faccia appieno la propria parte, dando l’appoggio necessario a chi deve farsi avanti”. Per sindacati e rsu è intollerabile “continuare a tenere sul sul filo 130 famiglie. Le lavoratrici e i lavoratori di Sangemini – concludono – meritano rispetto e devono essere tutelati”.

Stampa