Sanità: Asl di Terni a rischio. Marini: ”Alla gente interessano i servizi, non la sede”. No a nuovo ospedale

Ieri nel corso della conferenza sulla sanità locale che si è tenuta nella sala convegni dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, la presidente della regione Umbria, Catiuscia Marini, ha spiegato cosa bolle in pentola per la Conca sul fronte dei servizi sanitari.

Dall’incontro di ieri, dove tra gli altri era presente l’assessore regionale alla Sanità, Franco Tomassoni e il direttore Emilio Duca, la numero uno di Palazzo Donini ha confermato che non ci sarà un nuovo ospedale a Terni – che alcuni avrebbero voluto veder sorgere a Maratta – ma che allo stesso tempo saranno effettuati lavori di ristrutturazione per adeguare l’attuale struttura alle norme attuali di sicurezza in materia sismica e agli attuali standard di qualità. “Si inizierà sui singoli reparti, organizzativamente è fattibile”, ha detto Marini in merito all’ospedale ternano. Quindi chi nutriva speranze su una nuova struttura ospedaliera nella Conca, queste sono definitivamente morte nella giornata di ieri. Ospedale nuovo che invece si farà a Narni-Amelia, soprattutto per garantire un servizio migliore riabilitativo a livello regionale il cui costo ammonterà a circa 50 milioni di euro, con una partecipazione nella spesa da parte di privati.

Nel corso della conferenza è stato affrontato anche il tema più scottante: quello della sede Asl. E’ da settimane che infuriano le proteste sia da parte di associazioni e cittadini che hanno raccolto migliaia di firme, sia da parte delle istituzioni locali i cui rappresentanti hanno rilasciato nette dichiarazioni in difesa della sede dell’azienda sanitaria. Dalle parole del presidente della Regione di ieri sembra però che la permanenza della sede a Terni si allontani: “Un dibattito va fatto, ma alla gente interessano i servizi offerti, non dove sarà localizzata la sede legale Asl”. Parole che, pronunciate proprio a Terni, lasciano trapelare che l’azienda sanitaria locale della Conca potrebbe cedere il passo a quella di Foligno.

In merito alla futura sanità umbra il direttore Emilio Duca ha tracciato a grandi linee quelle operazioni che saranno intraprese dalla Regione, come la revisione del servizio 118, di molti servizi sul territorio, la redistribuzione del personale e l’integrazione delle eccellenze. Operazioni non certo semplici da attuare visto che ad oggi Palazzo Cesaroni, non conosce l’entità dei fondi che arriveranno da Palazzo Chigi che di certo, con l’attuale manovra, non saranno certo cospicui: “Siamo al 3 luglio ed ancora non conosciamo l’esatta dotazione del fondo sanitario per il 2012. Ciò che chiediamo a Roma sono risposte certe e, sinora, non ve ne sono state”.

E Marini oggi sarà proprio a Roma per presenziare all’incontro delle Regioni con il ministro della Salute, Renato Balduzzi, che dovrà fornire dettagliatamente i tagli annunciati dal Governo. La “Spending Review”, in corso di stesura in questi giorni a Palazzo Chigi, porterà infatti sostanziosi tagli alla spesa pubblica, soprattutto ai settori del pubblico impiego, agli enti locali, agli acquisti di beni e servizi da parte dell’amministrazione pubblica, ai ministeri e alla sanità. Proprio per il settore della sanità si stima che nel giro di due anni si risparmieranno circa 3 miliardi euro.

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