Sanitopoli, ex presidente dell’Umbria Lorenzetti condannata per falso ideologico

3

LorenzettiQuesta sera l’ex presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti è stata condannata a otto mesi di reclusione dal tribunale di Perugia per falso ideologico. Il processo riguardava il così detto scandalo Sanitopoli e la condanna è in relazione a una delibera di Giunta del marzo 2010 che autorizzava alcune Asl ad assumere personale. Lorenzetti è stato invece assolta “perché il fatto non sussiste” dal reato di abuso (contestato per l’assunzione presso l’Asl di Foligno dell’allora suo capo di gabinetto Sandra Santoni). Condannati a 8 mesi e 15 giorni l’ex assessore alla Sanità Maurizio Rosi e l’ex direttore generale del settore Paolo Di Loreto. Anche loro assolti dall’abuso.

Per tutti le pene sono state sospese. Al termine di una camera di Consiglio durata circa 7 ore, sono stati assolti tutti gli altri imputati coinvolti a vario titolo nel procedimento: Sandra Santoni, Maria Gigliola Rosignoli, Franco Biti, Francesco Ciurnella, Giuliano Comparozzi, Luca Conti e Giancarlo Rellini.

La Lorenzetti, che come tutti gli altri imputati ha sempre sostenuto la correttezza del proprio comportamento, ha assistito in aula alla lettura della sentenza. “Non mi aspettavo la condanna e non sono contenta. Ci vedremo in Appello”, ha detto l’ex presidente dopo la lettura del dispositivo.

CONDIVIDI
  • spariti

    con quale partito era stata eletta???????????????
    scusate… solo curiosità !!!!!!!!!!!!!!

    • robersis

      Perché fai dell’ironia. In questo caso è evidente che hanno sbagliato i giudici. Non hai ancora capito che ha sinistra non si sbaglia mai, non si commettono mai reati, non si commettono mai abusi. Sono puri come l’acqua putrida. Anche per me una curiosità; ma i comunisti dove sono? Non ne senti mai uno, escono allo scoperto solo quando devono andare a votare.

  • robersis

    Per la Lorenzetti non è la prima volta. Un anno fa era già stata arrestata per la TAV. Quello che sorprende è che a Terni la procura, ed in particolare una pm cosi tanto attenta alle fughe di notizie ed alle rivelazioni, coperte da segreto, da parte di apparati dello stato avendo contezza che la collega della Lorenzetti, Catiuscia Marini, avrebbe rivelato alla Lorenzetti che aveva il telefono sotto controllo non abbia avviato nessun procedimento. In questa storia sono coinvolte altre persone, delle quali comunque si conoscono nomi. Siccome sono tutti di sinistra si sorvola. Evviva la giustizia. Non la giustizia, chi la amministra.