Scelta Civica Terni, replica di D’Antonio a Grisci: ”A scegliere saranno gli elettori”

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massimo d'antonioProsegue il botta e risposta dei rappresentanti di Scelta Civica Terni. Massimo D’Antonio, responsabile SC Terni, interviene per replicare alle dichiarazioni della coordinatrice provinciale Chiara Grisci. Un comunicato in chiave ironica in cui vengono ribadite le distanze tra le due anime del partito, viene ventilata una possibile scissione e viene sostenuto che l’ultima parola spetterà agli elettori.

L’intervento di Massimo D’Antonio:

“Ringrazio TerniOggi per lo spazio dedicato a SC ed alla appassionante telenovela offerta ai suoi elettori. Voglio scrivere in prima persona tralasciando le polemiche che hanno coinvolto il segretario regionale Elia Giovanni Orsini ed il responsabile della organizzazione cittadina Gennaro Iommi con la coordinatrice provinciale Chiara Grisci.

Bene, direi che i nostri elettori non hanno di che lamentarsi, Scelta Civica raddoppia l’offerta politica.

Per i nostri potenziali elettori oggi ci sono due Scelta Civica: la prima incarnata dall’amerina Chiara Grisci nominata dal partito nazionale coordinatrice provinciale che rappresenta il vero spirito di Scelta Civica con la sua carica di innovazione e di rottura (leggendo i suoi comunicati in effetti se ne prova un bel pò) che vuole sbaragliare la vecchia partitocrazia locale per garantire a Terni un cambiamento concreto e non di facciata, e che segni quindi una necessaria discontinuità con il passato. Va aggiunto che L’innovatrice Grisci si è sentita anche attaccata per il suo percorso politico relativo al suo passato in Futuro e Libertà, io concordo nel ritenere che non ci sia alcuna contraddizione tra il suo percorso politico personale e l’attuale posizionamento di Sc a livello nazionale: quello di Scelta Civica è un progetto laico riformista di stampo europeo, un progetto che ha attinto anche al tentativo riformatore di Gianfranco Fini. Di cui modestamente, a sostegno della Grisci, ricordo due leggi che ampiamente confermano la visione riformista europeista finiana. La Bossi Fini sull’immigrazione e la Fini Giovanardi sul possesso di droghe leggere.

Per questo credo che il meglio del nostro elettorato troverà conforto nella prima Scelta Civica.

La seconda invece è per quegli elettori, assoluta minoranza, che quando leggevano il libro cuore si schieravano inspiegabilmente dalla parte del perfido Franti contro il buon Garrone. La seconda Scelta Civica è rappresentata da tutto il gruppo ternano che con arroganza e presunzione si è costituito autonomamente ha discusso e si è dato una direzione democraticamente eletta e non nominata.

Questo gruppo che io qui rappresento è notoriamente, e la mia storia politica e le mie posizioni assunte nel dibattito cittadino in questi ultimi 10 anni lo confermano, oscurantista e conservatore nelle proposte, preoccupato nelle azioni di bloccare un progetto politico di rinnovamento, inoltre colluso con la partitocrazia locale, attento ai suoi interessi personali e infine che non conosce la lunghissima storia di Scelta Civica.

Quindi cosi stante non c’è partita.

Ma anche se questo fosse vero, l’innovatrice Grisci dovrebbe sapere che in una democrazia rappresentativa è pur sempre legittimo. Insomma per dirla con il grandissimo Antonio Rezza .. “quistu è”!

I nostri elettori ternani potranno senz’altro scegliere e premiare chi più li rappresenta. Le due Scelte Civiche compiranno i loro cammini, potranno ritrovarsi oppure no, ma sicuramente con Scelta Civica non ci si annoierà”.

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