Scienze politiche: gli studenti scendono in piazza contro la chiusura della sede di Terni

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Hanno organizzato un flash mob, una riunione di un gruppo di persone in uno spazio pubblico che si dissolve in breve tempo con la finalità di attirare l’attenzione. I protagonisti di questa manifestazione sono stati gli studenti della facoltà di Scienze politiche di Terni.

Ieri pomeriggio in piazza della Repubblica, si sono dati appuntamento un gruppo di iscritti della facoltà davanti alla biblioteca armati di magliette, volantini ed uno striscione fatto calare dal balcone dell’edificio, per protestare contro la chiusura dell’ateneo ternano. Sullo striscione srotolato dal balcone della biblioteca campeggiava la scritta “fermi per non fermare Scienze politiche”.

“Con questa manifestazione – riferisce un rappresentante degli studenti – vogliamo evidenziare quanto sia importante continuare a puntare sulla facoltà di Scienze politiche. Noi chiediamo che i corsi vengano riaperti e che sia possibile continuare con l’attività didattica: non vogliamo che la facoltà da qui ai prossimi due anni smetta di esistere definitivamente”. Successivamente allo srotolamento dello striscione il gruppo degli studenti è rimasto immobile per alcuni minuti per poi continuare la protesta in via Fratini, appoggiati anche dai manifestanti di piazza Solferino contro i tagli alle scuole d’infanzie e agli asili comunali e da una delegazione di studenti di Medicina e Infermieristica.

Già dallo scorso anno i primi anni di triennale e specialistica non sono stati riattivati e ad oggi, gli studenti presenti nella facoltà sono circa 200 che rimarranno fino ad esaurimento corsi.

In conclusione gli studenti chiedono che vengano riattivati i corsi e che l’amministrazione continui a credere in questo importante percorso formativo.

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