Settore edile in crisi: l’azienda Pallotta chiede mobilità per 21 dipendenti e a 14 non rinnova il contratto

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Chissà se il piano per lo sviluppo del ministro Passera riuscirà a risollevare le sorti dell’edilizia. Certo è che il settore edilizio è quello più colpito dalla crisi economica che si è abbattuta sul nostro paese e che, tra l’altro, ha reso sempre più difficile l’accensione di mutui. Solamente in Umbria il settore ha registrato una perdita di circa 6 mila posti di lavoro.

Ogni giorni arrivano conferme della difficile situazione. L’ultima in ordine di tempo riguarda la storica azienda edile Pallotta che nei giorni scorsi ha fatto richiesta di mobilità per 21 dipendenti a tempo indeterminato e di cessare e non rinnovare 14 contratti a tempo determinato. La comunicazione di ciò è arrivata dalla Filea-Cgil di Terni, fortemente allarmata per questo ridimensionamento dell’azienda: “Come prima risposta alla richiesta dell’azienda – riferisce il segretario generale Andrea Farinelli – abbiamo tenuto tre assemblee nei tre turni di lavoro con due ore di sciopero per ciascun turno. Poi, come da procedura di legge, inizieremo la trattativa ma la mobilitazione non si fermerà, anche se speriamo di non essere costretti a mettere in campo iniziative più pesanti”.

La sigla sindacale verificherà la situazione economica e finanziare attuale dell’azienda per constatare l’effettiva esigenza degli esuberi, poi successivamente vedrà se chiedere il ritiro della cassa in mobilità o il reintegro di una parte dei lavoratori.

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