Sfrattato, tenta di rientrare a colpi d’ascia nella sua abitazione di Borgo Bovio: indiano arrestato

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Non si era mai rassegnato all’idea di aver perso la sua abitazione così, dopo l’ennesimo sfratto, un uomo ha cercato di rientrare nella sua abitazione sfondando la porta attraverso un ascia.  Protagonista della vicenda è un cittadino indiano, B. K. di 45 anni, che sabato scorso è stato arrestato e denunciato dalla polizia per danneggiamento aggravato oltre a minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

La vicenda ebbe inizio circa un anno fa, quando la casa dell’indiano, venditore ambulante di collanine, venne pignorata dalla banca per morosità. Il tribunale di Terni, a seguito del pignoramento operato dall’istituto di credito, ordinò l’esecuzione della procedura di sfratto forzata a carico del 45enne presso il suo domicilio situato nel quartiere di Borgo Bovio. Il giorno successivo allo sfratto, però, l’uomo aveva rimosso i sigilli apposti dal tribunale e si era nuovamente insediato nella sua vecchia abitazione. Ciò gli era costata una denuncia querela per il reato di violazione di domicilio da parte del custode giudiziario del bene ma, nonostante tutto, aveva continuato a vivere all’interno dell’immobile.

Nel frattempo la procedura di esecuzione immobiliare effettuata dal tribunale di Terni proseguì, e il 28 giugno scorso l’appartamento fu venduto all’asta alla nuova proprietaria, che se lo era aggiudicato al prezzo di 30 mila euro, ma che non era mai riuscita ad entrarne in possesso perché il cittadino indiano continuava ad abitarci e non appariva affatto intenzionato a liberarlo. In merito al comportamento ostinato del 45enne, il custode giudiziario, i primi giorni dell’ottobre scorso, aveva richiesto l’intervento della polizia municipale per liberare l’appartamento ma l’uomo non ne voleva proprio sapere di abbandonarlo barricandosi al suo interno. Per evitare peggiori conseguenze gli era stato accordato un breve periodo di tempo per trovarsi una sistemazione alternativa. L’uomo, però, ha avuto sempre orecchie da mercante, costringendo la proprietaria a richiedere al giudice delle esecuzioni immobiliari del tribunale di Terni l’emissione di un ulteriore provvedimento di liberazione dell’immobile. Così, circa venti giorni fa, gli uomini della mobile, coadiuvati dagli colleghi della volante, avevano coattivamente allontanato l’indiano consentendo alla proprietaria di chiudere definitivamente la porta di casa con una inferriata munita di  serratura.

L’indiano, incurante dei continui ordini di sfratto, delle procedure giudiziarie e degli interventi operati dalla forze dell’ordine, dal giorno successivo aveva forzato l’inferriata e si era insediato nuovamente all’interno dell’appartamento, impedendo alla proprietaria di prenderne possesso allo scopo di pulirlo ed effettuare i lavori di ristrutturazione. Sabato scorso, 3 novembre, in prima mattinata la proprietaria, sfruttando la momentanea assenza dell’extracomunitario, riusciva a prendere nuovamente possesso dell’abitazione e, successivamente, ad installare una porta dotata di sistema di sicurezza. Al suo rientro, intorno alle 13, l’uomo trova l’amara sorpresa della nuova porta e, non gradendo l’iniziativa della proprietaria, si procurò un’ascia pesante iniziando ad infierire contro l’infisso per danneggiarlo e prendere possesso nuovamente dell’immobile.

I vicini di casa, spaventati per i violenti colpi che si diffondevano per la rampa delle scale, avevano telefonato al 113. Gli agenti della volante intervenuti avevano sorpreso l’uomo che, brandendo l’ascia, danneggiava l’uscio ed il muro che lo sosteneva. Inoltre, ha intimato i poliziotti di non avvicinarsi a lui mentre, con fare minaccioso, roteava l’ascia e continuava a colpire l’uscio. Non desistendo da tale condotta e non deponendo l’ascia,  nonostante gli venisse ripetutamente ordinato di farlo, gli agenti sono intervenuti immobilizzandolo e disarmandolo, per poi arrestarlo per i reati di resistenza e minaccia aggravata a pubblici ufficiali insieme al danneggiamento aggravato. Oltre a ciò, l’uomo è stato denunciato per il porto illegale dell’ascia, in quanto oggetto atto ad offendere, e per il reato di violazione di domicilio. L’indiano, dopo l’arresto, è stato  trattenuto nelle celle della questura in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto e del rito direttissimo che si terranno nella giornata odierna.

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