Sla: lunedì il secondo trapianto di staminali a Terni. Vescovi: ”Il primo paziente sta bene”

Il 28 giugno scorso è stato un giorno importante sia per la città di Terni che per la medicina mondiale: è infatti la data del primo trapianto al mondo di cellule staminali celebrali su un paziente affetto da Sla, che è stato effettuato al Santa Maria. L’operazione è stata eseguita su un 31enne di Novara, grazie alle cellule prelevate da un feto abortito e coltivate presso la “Banca della Staminali Cerebrali di Terni” ed è stato eseguito dal neurochirurgo, Sandro Carletti, primario del reparto di Neurochirurgia del “Santa Maria” insieme alla sua equipe, coordinata dal prof. Angelo Vescovi.

Ora, ad un mese di distanza dalla prima, l’ospedale “Santa Maria” di Terni è pronto per il secondo trapianto di cellule staminali in un uomo colpito da Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla), come riferisce il direttore dell’Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Pio di San Giovanni Rotondo e della “Banca delle Staminali Cerebrali di Terni”, il professor Angelo Vescovi: “Il paziente è un uomo di 40 anni e l’intervento è previsto lunedì a Terni”.

Le cellule che saranno trapiantate al secondo paziente sono “sorelle” di quelle utilizzate nel primo che come riferisce il professore “sta bene e ad un mese dall’intervento non potrebbe andare meglio di così”. In pratica, sono state ottenute a partire da una piccola quantità di cellule staminali del cervello prelevate da un feto morto per cause naturali, moltiplicate in laboratorio grazie ad una tecnica messa a punto dallo stesso Vescovi alla fine degli anni ’90. Grazie ad un ambiente chimico ricreato artificialmente permette di ottenere circa 50 mila cellule staminali da un frammento di tessuto minuscolo come una punta di spillo.

“La quantità di cellule ottenuta dallo stesso feto – ha riferito Vescovi – sarà perciò sufficiente per l’intera sperimentazione. Lo studio comprende complessivamente di 18 pazienti arruolati ed è nella fase 1, è cioé tesa a verificare la sicurezza della tecnica e non a valutare l’efficacia terapeutica. A metà settembre è previsto l’intervento sul terzo paziente e poi sarà la volta degli altri 15, mediamente a cadenza mensile. La prima fase della sperimentazione potrebbe essere conclusa entro due anni e dal suo esito dipenderà il seguito della ricerca, con una fase 2 che dia le prime risposte sull’efficacia”.

Le dichiarazioni del neurochirurgo Carletti dopo il primo intervento di cellule staminali su un paziente affetto da Sla: https://www.ternioggi.it/sla-trapianto-staminali-professor-carletti-da-oggi-si-apre-nuova-frontiera

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