Spending review, Poste Italiane: 14 uffici a rischio chiusura nella provincia di Terni

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In attesa di sapere che fine farà il tribunale di Orvieto, la provincia e la prefettura di Terni e altre sedi istituzionali locali, nell’ambito dei tagli del Governo Monti, un’altra notizia scuote il comprensorio della provincia di Terni. Nel piano di spending review 2012 avanzato dai vertici di Poste Italiane, come si evince dal documento delle Risorse Umane della società, si prevede la chiusura di 14 sportelli in altrettanti paesi del comprensorio provinciale ternano.

Nel dettaglio saranno coinvolti in questo taglio gli uffici di Papigno e Cesi per quanto riguarda il ternano,  Capitone e Gualdo di Narni nel narnese, nella zona tra Montecastrilli e Acquasparta Dunarobba e Portaria, ed infine, nell’orvietano gli uffici di MonterubiaglioCastel Viscardo, Allerona, Canale, Civitella del Lago, Fabro, Morre e Sugano. Chiusure inserite nel progetto di risparmio della società che prevede nel complessivo, a livello nazionale, la chiusura di 1.152 uffici postali e la riorganizzazione di altrettanti 634 dal punto di vista degli orari e dei giorni di apertura. Una decisione che portare nelle casse di Poste Italiane un risparmio generale di circa 20 milioni di euro.

Ma se da una parte sarà contento il bilancio della società, non lo si può dire altrettanto per gli utenti e i dipendenti. Utenti che si ritroveranno a subire notevoli disagi visto che non avranno più i servizi postali sotto casa e ogni volta, anche solo per un semplice bollettino, dovranno prendere l’auto e raggiungere l’ufficio più vicino. Dipendenti che avranno di fronte il rischio di non avere più il posto di lavoro o vedranno le proprie ore lavorative ridursi drasticamente. Si presuppone che a livello nazionale sarebbero 2 mila dipendenti coinvolti nelle chiusure e 1.200 nella riorganizzazione. Sicuramente a breve ci sarà la risposta a questa spending rewiew da parte delle associazioni sindacali di categoria.

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