Stadio Liberati: c’è un nuovo progetto da 3 milioni di euro, Zadotti: ”Si può fare”

Dopo la proposta dell’assessore ai lavori pubblici, Silvano Ricci, di realizzare un nuovo stadio dentro l’attuale Liberati su modello del Sant’Elia di Cagliari, è scoppiata la polemica sul web tra i tifosi rossoverdi. Il motivo riguarda innanzitutto l’aspetto estetico che lo stadio assumerebbe, giudicato dai ternani “brutto”, “inguardabile”, “osceno”. Il costo per la costruzione, che si aggira intorno ai 20 milioni di euro è inoltre considerato esorbitante.

Nelle ultime settimane, sulla scrivania del presidente Francesco Zadotti, c’è un nuovo progetto che prevede tribune d’acciaio e costi notevolmente ridotti rispetto a quelli necessari per realizzare quanto proposto dall’assessore. Il nuovo piano di ristrutturazione del Liberati è stato elaborato dallo studio di ingegneria Corradi di Terni ed il presidente della Ternana lo ha giudicato fattibile. Interventi simili sono già stati applicati a diversi stadi italiani. Tra i lavori effettuati dall’ingegner Luigi Corradi, fondatore dell’azienda, e da suo figlio Sandro, c’è la progettazione dello stadio San Paolo di Napoli, dello stadio E. Rocchi di Viterbo, dello stadio Centro d’Italia – Manlio Scopigno di Rieti e infine, la collaborazione per la realizzazione dello stadio Olimpico di Torino.

IL PROGETTO E I SUOI COSTI

Il nuovo piano di ristrutturazione dello stadio Libero Liberati è un riaddattamento del vecchio progetto della “Citta dello Sport”, allora commissionato dal presidente Agarini e dall’amministrazione Raffaelli. Quell’ambizioso programma di riqualificazione, tra mille peripezie e problemi vari, rimase sulla carta e il nuovo stadio non vide mai la luce. La ristrutturazione viene ora riproposta tenendo conto dell’attuale situazione finanziaria della società e del Comune e delle future esigenze della squadra sempre più lanciata verso la promozione in serie B. Un riaddattamente di quello vecchio perchè, allora, come spiega l’ingegner Luigi Corradi, “sul progetto ‘Città dello Sport’, furono effettuati studi accurati insieme alla società rossoverde e ai tecnici comunali, quindi abbiamo ritenuto opportuno modificare in minima parte il vecchio progetto”.

Nel dettaglio, la nuova elaborazione, prevede che l’esterno dello stadio rimanga tale e quale a com’è oggi perché, dice l’ingegner Corradi, “il Libero Liberati resta uno degli stadi archittetonicamente più belli d’Italia che va conservato anche per quello che rappresenta per la città”. Invece cambierà totalmente aspetto l’interno. E’ prevista la realizzazione di spalti in acciaio, comprensivi di seggiolini numerati, che verranno installati al posto degli attuali settori che rimarranno nascosti dai nuovi. In tutto, 6 nuovi spalti, uno per ogni settore dello stadio. Ogni spalto sarà ancorato a due bracci che avranno la loro base di cemento nell’attuale fosso che divide i settori dal campo di gioco.

Progetto degli spalti del settore distinti A. Le due immagini rappresentano le due opzioni: l’immagine in alto raffigura il progetto comprensivo di vomitorio, l’immagine in basso è invece priva del vomitorio
I blindovis installati allo Juventus Stadium
Vetri blindovis in fase di montaggio

Esistono due opzioni per i nuovi spalti: la prima prevede l’ingresso ai posti a sedere solamente nella parte alta, mentre l’altra opzione, quella preferita dall’ingegner Sandro Corradi, prevede la presenza di un vomitorio, ossia un ingresso anche nella parte centrale per poter far confluire meglio i tifosi. Alla fine degli spalti, all’altezza del primo posto a sedere, diciamo quello in prossimità del campo, per motivi di sicurezza verrebbero installati dei Blindovis, vetri antisfondamento dell’altezza di 1,5 metri, simili a quelli presenti allo Juventus Stadium, anche se, come detto da Sandro Corradi, “preferirei non installare i Blindovis, rendendo il Liberati simile ad uno stadio inglese”.

Il costo totale della struttura ammonterebbe a 3 milioni di euro, circa 500 mila euro a settore, ciò che spende l’amministrazione comunale per la manutenzione annuale, mentre il termine dei lavori è stato quantificato in un anno circa. Ovviamente, visto che l’unico periodo per poter effettuare i lavori sono i cinque mesi della pausa estiva, come sottolinea l’ingegner Sandro Corradi “si potrebbere procedere a stralci alla realizzazione dello stadio, ossia tre settori ogni cinque mesi quindi, in due anni, la nuova struttura sarebbe pronta”.

Progetto degli spalti dei settore distinti B, curva Est e curva Nord. Le due immagini rappresentano due opzioni: l’immagine in alto raffigura il progetto comprensivo di vomitorio, l’immagine in basso è invece priva del vomitorio

IL RETROSCENA

Il progetto dello studio Corradi è arrivato tra le mani del presidente Zadotti grazie ad “un amico in comune tifoso della Ternana”, ha riferito l’ingegner Sandro. L’amico in comune è Mogol che, conoscendo il progetto, ne ha parlato con il presidente. Zadotti è rimasto particolarmente soddisfatto: “E’ l’unico progetto realmente fattibile, sia dal punto di vista economico che strutturale, che mi abbiano mai presentato da quando sono a Terni”.

I VANTAGGI

Molti sono i vantaggi legati a questo nuovo progetto. Innanzitutto, il risparmio economico per la sua realizzazione: 3 milioni di euro contro i 20 richiesti per il progetto proposto dall’assessore Silvano Ricci, ben 17 milioni di euro in meno. Inoltre sarebbero pressoché azzerati i costi per la manutenzione annuale. Secondo vantaggio, ci sarebbe un aumento della capienza totale che passerebbe dagli attuali 12-13 mila a quasi 20 mila posti a sedere, tutti rigorosamente con seggiolino numerato, il che risulterebbe necessario se la Ternana dovesse approdare in serie B. Terzo, la scomparsa del fosso presente tra spalti e campo, risultato spesso pericoloso per alcuni  tifosi, e la messa in asse dello stadio con il terreno di gioco. In ultimo, ne guadagnerebbe lo spettacolo visto che con l’installazione dei nuovi spalti, per i spettatori la distanza dal campo da gioco si ridurebbe a 12 metri, invece degli attuali 33 metri.

PROBLEMI LEGATI ALLA REALIZZAZIONE

Tutto “è ancora in alto mare” afferma Sandro Corradi, perchè se il presidente è rimasto soddisfatto, c’è comunque da trovare un accordo con il Comune su chi debba sostenere il costo economico di realizzazione. I colloqui proseguono incessantemente, visto che la Ternana e l’amministrazione devono ancora risolvere il contenzioso relativo agli arretrati, però come afferma Sandro Corradi “se deve essere presa una decisione in vista della prossima stagione, la si deve prendere il prima possibile perchè, quello presentato, è solo un progetto realizzativo e non esecutivo, necessario per la partenza dei lavori ed essendo quasi alla fine del campionato, per poter realizzare il primo stralcio di settori, è necessario partire a maggio-giugno”.

Non rimane quindi che aspettare la fine dei colloqui tra via Aleardi e Palazzo Spada. Entrambe le parti mostrano la volontà di rifare lo stadio, ma i problemi e i dubbi che attualmente sussistono dovranno essere diradati in fretta. I tempi stringono.

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