Stadio Liberati: il nuovo progetto con le modifiche volute da Longarini. Le foto

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Un vero gioiello architettonico, un impianto sportivo al pari dei più moderni stadi d’Italia. Il Liberati è pronto a fare un bel salto di qualità. Il progetto della ristrutturazione del tempio delle fere è giunto ad una conclusione definitiva ed attende solo il via libera del Comune.

Il piano di ammodernamento dell’impianto già esisteva ed era quello attuato dallo studio di ingegneria Corradi che, dopo l’ipotesi avanzata dall’assessore ai Lavori pubblici Silvano Ricci di costruire uno stadio nello stadio seguendo il modello del Sant’Elia di Cagliari dal costo complessivo di circa 20 milioni di euro, aveva avanzato un proprio piano di rifacimento strutturale migliore e dai costi contenuti, all’incirca 3 milioni di euro.

Lo stadio Libero Liberati come appare oggi

Il progetto dell’ingegnere Sandro Corradi, grazie alla conoscenza di un amico comune – Mogol-  era finito tra le mani del presidente Francesco Zadotti che, dopo averlo visionato, era rimasto stupefatto dalla funzionalità e dai costi notevolmente contenuti. Tutto questo era successo all’incirca tre mesi fa, come pubblicato dal nostro quotidiano on line lo scorso 8 marzo. In questi mesi il progetto in mano al presidente Zadotti è passato alla supervisione del patron Edoardo Longarini che, sull’onda dell’entusiasmo di questo nuovo stadio, ha deciso di rilanciarlo incaricando la stesso studio ingegneristico di attuare un nuovo progetto in base alle modifiche da lui pensate.

 

[spoiler show=”IL VECCHIO PROGETTO” hide=”Nascondi”]IL VECCHIO PROGETTOIl vecchio pregetto avanzato dallo studio Corradi prevedeva di modernizzare lo stadio solamente per quanto riguardava gli spalti lasciando intatto la parte strutturale esterna perchè, come riferiva l’ignegner Corradi, “il Libero Liberati resta uno degli stadi archittetonicamente più belli d’Italia che va conservato anche per quello che rappresenta per la città”. Nel dettaglio, il progetto prevedeva la realizzazione di spalti in acciaio, comprensivi di seggiolini numerati, che si andavano ad installare su di un basamento di cemento collocato sull’attuale fosso che separa il campo di calcio dagli spettatori. Gli spalti si andavano a posizionare in modo tale da essere un tutt’uno con l’attuale stadio nonostante questi fossero strutturalmente indipendenti. Nel vecchio progetto, inoltre, esistevano due tipi di spalti, uno con la presenza di vomitorio (zona di accesso dei tifosi anche nella parte centrale) ed uno senza la presenza di vomitorio. I settori oggetto dell’inserimento dell’ingresso sarebbero stati le tribune A e B, la curva Sud, la curva Est, la curva Nord e la curva Ovest. Oltre a ciò, con la presenza di questi nuovi spalti d’acciaio ne avrebbe guadagnato lo spettacolo con l’aumento di capienza dagli attuali 17.250 alle 22 mila unità e la diminuzione della distanza degli stessi dal campo da gioco portandola dagli attuali 33 a 12 metri. Infine, in tema di sicurezza, sarebbero stati posizionati in basso vetri blindoviss dell’altezza di 1,5 metri, simili a quelli presenti allo Juventus Stadium. Qui l’articolo sul vecchio progetto: https://www.ternioggi.it/stadio-liberati-ce-un-nuovo-progetto-da-3-milioni-di-euro-zadotti-si-puo-fare[/spoiler]

 

IL NUOVO PROGETTO

Il nuovo progetto nel complesso non si discosta molto da quello vecchio se non fosse per alcune migliorie che rendono lo stadio ancor più bello e moderno. Per quanto riguarda i settori che andranno ad ospitare i nuovi spalti, le modiche rilevanti si evidenziano nelle due tribune A e B e, soprattutto, nella curva San Martino. In merito alle due tribune, verranno installate due coperture che andranno a coprire tutti i posti a sedere, dove al di sopra verranno installati dei pannelli fotovoltaici. Oltre a ciò, solamente nella tribuna A, subito al di sotto della copertura, verranno posizionate due sky-room dove in una, avrà luogo la zona stampa, mentre l’altro potrà essere noleggiato da qualsiasi gruppo di tifosi per seguire la partita in grande stile. Al loro interno si troveranno infatti aria condizionata, salottini con divanetti e poltroncine oltre ad un comodo servizio bar. All’esterno sempre della tribuna A, il nuovo progetto prevede il posizionamento di due cabine dove al loro interno verranno inseriti due ascensori che condurranno i tifosi comodamente ai vari settori.

Per quanto riguarda la San Martino – che nel vecchio progetto non era oggetto di modifiche – sarà sostituita da uno spalto in acciaio, che collegherà, senza lasciare vuoti, le curve Nord e Ovest. La novità più rilevante di questo nuovo progetto, riguarda l’inserimento di un volume nello spazio presente tra la curva Est e la Curva Sud, dove attualmente entrano i giocatori in campo. Un volume dove avrà sede la società di via Aleardi, la sala stampa, e al suo esterno sarà posizionato un megaschermo lcd. Infine saranno effettuati lavori di ristrutturazione anche per l’impianto di illuminazione e i servizi igienici che, attualmente, non sono a norma con le nuove leggi in materia di stadi sportivi.

La posizione dei bagni rispetto agli spalti deve infatti rientrare in una distanza non superiore ai 6 metri, mentre ora si trovano a circa 10 metri. Il mancato rispetto di tale norma rischia di causare lo stop delle partite casalinghe da parte della Commisione di Pubblico Spettacolo. L’organo, nominato dal sindaco, è incaricato di verificare, tra gli altri compiti, le condizioni di stabilità, di sicurezza e di igiene dei locali stessi o degli impianti e indicare le misure e le cautele ritenute necessarie sia nell’interesse dell’igiene che della prevenzione degli infortuni. In mancanza anche solo di uno di questi requisiti, la Commissione di Pubblico Spettacolo può vietare la disputa di una partita. A prescindere dalla realizzazione o meno del progetto, la ristrutturazione dei servizi igienici e dell’impianto d’illuminazione, il cui costo si aggira all’incirca sul milione di euro, è quindi una via obbligata. Ovviamente, tale costo verrebbe inglobato nel costo di realizzazione dell’intero progetto.

Tutto ciò che riguarda spalti, capienza massima dello stadio, distanza dal campo di gioco e blindoviss, rimane invece identico a quanto progettato precedentemente. La vera e forse unica nota dolente riguarda le coperture: previste solo per le due tribune e non per le curve.

I TEMPI DI LAVORO E I COSTI DEL NUOVO STADIO

Per quello che riguarda il vecchio progetto, i tempi si attestavano all’incirca sui due anni per il completamento in toto della ristrutturazione. Lavori che sarebbero andati avanti a stralci, di settore in settore, con i primi tre già pronti entro la fine dell’estate 2012 e gli altri completati l’anno successivo.

Ora, in merito al nuovo progetto, alla luce delle attuali modifiche volute da Longarini e dai colloqui ancora in essere tra società e Comune, i tempi non sono più quelli di tre mesi fa. Come riferisce l’ingegner Sandro “non credo che i lavori possano iniziare entro l’estate, tutto si basa su ciò che decideranno la Ternana e il Comune. Però, se la Ternana darà l’ok, i lavori si potranno effettuare durante il campionato in modo tale da portarli a termine entro l’estate 2013. Con Longarini – spiega ancora Corradi – ci incontreremo tra quindici giorni per discutere di questa soluzione”.

Ovviamente tutto dipenderà dalla decisione che prenderanno in questi giorni il Comune e la società di via Aleardi: la Ternana ha avanzato la richiesta della concessione del diritto di superfice dello stadio per i prossimi 50 anni. Nelle prossime settimane la società e gli amministratori comunali continueranno ad incontrarsi per far partire, se tutto va bene, la realizzazione del nuovo stadio.

Alla luce delle nuove modifiche cambiano anche i costi di realizzazione. Il vecchio progetto prevedeva un costo complessivo di 3 milioni di euro, 500 mila euro a settore, mentre quello attuale si aggira sugli 8,5 milioni di euro. Un costo comunque contenuto se confrontato con le cifre che occorrerebbero per edificarne uno identico partendo da zero: come riferisce l’ingegner Sandro Corradi, “il costo di uno stadio come quello progettato per il Liberati si aggira intorno ai 30 milioni di euro”.

In conclusione, un progetto migliore rispetto al precedente che, se andrà in porto, regalerà ai tifosi rossoverdi un impianto di tutto rispetto. Ora la decisione finale spetta a Palazzo Spada, che da quindici giorni ha in mano il progetto dettagliato fornitogli da Longarini, con tutte le modifiche che si andranno ad effettuare e i relativi costi. La città di Terni e i tifosi si augurano che Comune e società trovino al più presto un accordo dando il via alla realizzazione del nuovo stadio. I presupposti ci sono viste le aperture da parte di varie cariche politiche locali. C’è solo da scongiurare che le discussioni vadano troppo per le lunghe, facendo fare all’attuale progetto la stessa fine dell’ormai famoso “Città dello Sport”.

GALLERIA DI FOTO

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  • F.LL. WRIGHT

    Non funziona. Uno stadio moderno e sicuro deve essere coperto tutto, non solo le tribune. Così è uno stadio classista! Nei settori più popolari devi prendere la pioggia o il sole a picco! Bocciato!

  • lucio

    bello su modellino..ma stadi cosi’ gia’ sono anacronistici.
    la copertura deve essere totale anche per le curve e le panchine devono sparire insrendole nella tribuna come lo juventus stadium….

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  • Masssimo

    Pessimo progetto sotto tutti i punti di vista che, nella sostanza distrugge il Liberati nascondendone in un groviglio di tubi le strutture pregevoli anche architettonicamente. Ne viene fuori uno stadio anonimo e, come in tutti gli stadi dove venga eliminata la pista di atletica, non modificando però l’andamento planimetrico delle curve i problemi di lontananza dal campo vengono risolti solo parzialmente e non convenientemente rispetto al notevole investimento per la ristrutturazione.
    Peraltro nel caso specifico sovrapporre un’unica gradinata alle tre sfalsate dei 3 anelli del Liberati, che hanno sempre costituito una prerogativa ed un vanto dato che, quando è sorto, pochissimi altri stadi potevano vantarla, elimina anche alcuni lati positivi pratici che queste avevano prima in rapporto alla divisione dei settori, sicurezza etc.
    IMHO l’amministrazione Comunale di Terni dovrebbe prendere la decisione di mantenere la polivalenza del Liberati e, semmai, aumentarne leggermente la capienza con la chiusura dei 3 anelli laddove adesso manca nelle curve mantenendone lo stessa sezione e la stesso schema strutturale di quelli preesistenti e poi ipotizzare la copertura dell’intero stadio possibilmente indicendo un concorso di idee nazionale aperto in modo che possa coinvolgere una pluralità di progettisti, anche locali ed anche giovani, perché altrimenti, da quello che si vede, potrebbe venirne fuori solo una soluzione tecnicistica ed anonima.

    • F. LL. WRIGHT

      Concordo e aggiungo che sembra una soluzione che si trovava chiusa in un cassetto e tirata fuori alla bisogna, senza nessun nesso progettuale con lo stadio attuale, che è un unicum architettonico nel panorama nazionale. Un “appiccico” che porta il Liberati ad essere un anonimo stadio degli anni sessanta.

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  • Biondini Lucio

    tutto ciò che modernizza e fa lavorare le persone è positivo speriamo che non si faccia come al solito che se ne parla e basta, si fa sognare i tifosi e poi viene riposto tutto nel cassetto come avviene ormai da molti anni.impegno e serietà grazie.