Studenti contro la chiusura di Scienze Politiche, incontro con consiglieri e assessore

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La seconda commissione consiliare di Palazzo Spada ha incontrato ieri mattina un numeroso gruppo di studenti della facoltà di scienze politiche nella sede dell’ex convento di San Valentino. In discussione il futuro del corso di laurea, a rischio chiusura alla luce dei nuovi assetti del polo universitario ternano.

“La commissione, presenti tutti i commissari con e senza diritto di voto, insieme all’assessore Piermatti – riferisce il presidente Sandro Piccinini – ha preso atto delle istanze degli studenti che hanno ribadito in molti e interessanti interventi, l’importanza e il ruolo della facoltà per la crescita sociale del territorio e per la funzione di ricerca, utile al cambio di fase che la città si appresta ad affrontare. In questo senso – aggiunge Piccinini – abbiamo  riscontrato un nuovo clima costruttivo di partecipazione e proposta da parte degli studenti che chiedono il mantenimento del corso di laurea anche attraverso interazioni con gli altri corsi esistenti, ad iniziare da quello di economia”.

La seconda commissione consiliare, pur prendendo atto che “la strada da percorrere è tutta in salita”  ha dunque manifestato il proprio impegno a valutare in maniera più approfondita la situazione di scienze politiche all’interno del polo universitario ternano. “Siamo disponibili a farlo – dice Piccinini – anche attraverso atti che predisporremo e che proporremo al consiglio comunale, con il coinvolgimento in primo luogo degli studenti e, auspicabilmente, dell’intera città”.

Con un comunicato gli studenti chiariscono che il loro incontro con i consiglieri e l’assessore era volto “a porre all’attenzione della cittadinanza l’incombente questione della chiusura della Facoltà e del ridimensionamento del Polo Didattico e Scientifico Universitario ternano. Riforme, tagli e situazione economica nazionale e regionale – continua il comunicato – stanno portando al progressivo collasso dell’Università nell’intero paese, in Umbria e a Terni. In particolare la nostra preoccupazione va al venir meno dei contributi che studi di tipo sociale, economico, giuridico e storico possono dare in una crisi come quella che stiamo attraversando in una città come Terni, in cui queste forme di conoscenza hanno sempre avuto difficoltà a radicarsi”.

Gli studenti di Scienze Politiche sono “intenzionati a mobilitarsi affinché si riesca nell’intento di sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni del territorio. A tal fine saranno avviate iniziative che vedranno coinvolti studenti e cittadini tutti”.

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  • zorro

    sono con gli studenti, Terni deve avere la sua università di dirito e necessità, non essere subalterna a nessuno. basta vivere con gli avanzi.