Tassa Tevere-Nera, il Consiglio comunale critica la Regione. Di Girolamo: ”C’è impegno di Marini”

I cittadini ancora costretti a pagare si chiedono se le parole si trasformeranno mai in fatti concreti. Mentre da diverse settimane sono arrivati gli avvisi di pagamento, la famigerata tassa Tevere-Nera è infatti di nuovo al centro del dibattito di rappresentanti e politici. Ieri il consiglio comunale ha approvato con 34 voti a favore un atto d’indirizzo illustrato da Leo Venturi (Terni Oltre) che ha per oggetto proprio il Consorzio di Bonifica Tevere-Nera e la relativa tassa.

Con il documento approvato il consiglio comunale impegna il sindaco “ad esprimere al Presidente del Consiglio Regionale, alla Presidente della Giunta Regionale, all’assessore competente, una forte critica per come la Regione sta gestendo tale problematica, per il mancato rispetto della Legge Regionale n. 18 del 23 dicembre 2011 e per non aver esercitato un’azione di controllo sull’operato del Consorzio di Bonifica che, attraverso alcuni artifizi, sta, nella sostanza, aggirando quanto previsto dalla stessa Legge e dal Regolamento regionale in materia di riscossione dei tributi; a chiedere l’immediato avvio dell’iter per la modifica delle Norme Regionali in materia di bonifica così come previsto dalla legge 18 del 2012; a sollecitare un immediato provvedimento della Regione per la sospensione dell’invio degli avvisi di pagamento e della riscossione degli stessi nell’attesa che sia avviata un’attenta verifica in merito alla corretta definizione dell’importo dell’imposta e all’applicazione di quanto previsto dal Regolamento regionale sopra richiamato; a chiedere l’applicazione dell’art.16 del Regolamento regionale n. 6 del 2006 (Controllo ispettivo e potere sostitutivo) per verificare l’esistenza delle condizioni per il Commissariamento del Consorzio per “gravi e reiterate irregolarità nell’amministrazione dell’ente; ad informare tempestivamente il consiglio comunale sull’evolversi della situazione al fine di tutelare e difendere l’intera comunità da atteggiamenti che penalizzano sempre più la nostra città”.

Enrico Melasecche (Udc) intervenendo nel dibattito ha detto che “questo è un tema che offende la coscienza dei cittadini: la legge regionale avrebbe dovuto chiudere questa vicenda dolorosa per i ternani costretti a pagare un balzello doloroso”. Stessi argomenti utilizzati anche da Cinzia Fabrizi (LB) che ha sottolineato come il Consorzio “doveva essere eliminato, e le cartelle non sarebbero dovute arrivare”.

Il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha così riposto: “Abbiamo assunto impegni anche come consiglio affinché ogni Comune diventasse padrone del proprio destino su questo tema, proprio a fronte di disparità e ingiustizie che si sono venute a creare. Rispetto alla legge 18, che riguardava gli ambiti territoriali integrati, le comunità montane e i consorzi, proprio sui consorzi riscontriamo dei ritardi che hanno fatto emergere iniziative non condivisibili sul nostro territorio. Abbiamo fatto presente questa situazione nell’ultima riunione di due settimane fa nella cabina regionale all’uopo istituita per l’attuazione della legge 18 e la Regione, nella persona della presidente Marini e degli assessori competenti, ha preso l’impegno di adottare tutte le norme necessari per attuare la legge anche per i consorzi”.

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