Tassa Tevere-Nera, Melasecche: ”Regione indifferente, sindaco occupato a tutelare carriere personali”

Prima il consigliere d’opposizione di Terni Oltre, Leo Venturi (qui l’articolo), poi il comitato per l’abolizione della tassa Tevere-Nera durante l’assemblea pubblica dello scorso 10 novembre (qui l’articolo), hanno duramente criticato Regione e sindaco di Terni rei di non aver applicato la legge regionale che prevedeva la riacquisizione delle competenze in materia di bonifica e tutela idrogeologica da parte di Palazzo Donini vietando al consorzio qualsiasi assunzione. Sulla stessa linea di pensiero si è esprime ora, tramite un comunicato, il consigliere d’opposizione dell’Udc, Enrico Melasecche, criticando anche lui duramente la Regione e il suo operato per quanto riguarda la legge regionale approvata, ma fino ad ora mai applicata e accusando il sindaco di essersi disinteressato della questione.

“Non credo esistano parole per descrivere la rabbia di decine di migliaia di ternani – dichiara Melasecche – che stanno ricevendo in queste ore altrettante raccomandate per pagare una tassa vergognosa che non ha corrispondente in quel di Perugia in quanto voluta e mantenuta con molteplici successivi artifici da una classe politica che oscilla fra l’inettitudine e la vera e propria arroganza. Dopo circa dieci anni, le cento battaglie che abbiamo condotto, prevalentemente a Terni, ma anche (da pochissimi) in consiglio regionale, hanno portato all’approvazione di una legge regionale che prevedeva l’emanazione del regolamento di attuazione entro 60 giorni. Ebbene di giorni ne sono trascorsi circa 350 ma di regolamento non se ne parla. Per questa giunta regionale neanche le proprie leggi hanno alcun valore”.

Il consigliere prosegue con le critiche al primo cittadino e alla sua amministrazione: “Il sindaco di Terni affaccendato in altre cose non dimostra di avere minimamente a cuore innanzitutto la dignità di questa città che lui non merita. E’ vero, abbiamo ben più gravi problemi a cui pensare, ma quello della Tevere-Nera costituisce la cartina di tornasole dello spirito con cui a Terni si fa politica: accondiscendenza totale ed assoluta ad interessi altrui, svendita delle nostre buone ragioni sul piatto della politica di partito solo per tutelare carriere personali e familiari. Siamo veramente stanchi di questi amministratori che non meritano stima né rispetto perché stima e rispetto non hanno nei confronti dei cittadini elettori”.

Non solo Regione e Sindaco di Terni, Melasecche punta il dito anche contro il consorzio, che a sua detta tutela i propri interessi notificando cartelle comprensive di voci fuori da ogni logica: “Gravissimo quindi che il Consorzio che tutela fondamentalmente se stesso ed i propri interessi, il cui consiglio d’amministrazione è scaduto da mesi, ma ci si guarda bene dall’indire nuove elezioni, nell’inerzia sprezzante della giunta regionale (assessore Gianluca Rossi lei è il nostro campione!)  notifica cartelle gravate di altre voci spurie che vanno ad ingrassare esattori privati lontani dai nostri territori quando la stessa Equitalia, organo statale, avrebbe probabilmente chiesto di meno. In un’unica cartella ben due volte vengono sommate le cifre di 10,80 euro sotto la voce ‘Gestione contribuenza e formazione ruolo’ che oltre all’importo delle spese, gonfiate, porta ad oltre 32 euro il totale delle spese, quando per un garage sarebbero dovuti solo 5 euro d’imposta. Un ladrocinio”.

Il consigliere conclude annunciando una manifestazione pacifica sotto Palazzo Spada, esortando i cittadini vittime di questo sopruso ad accorrere numerosi per dimostrare la propria indignazione: “La città è stanca di questo modo di fare. Se molti sono ormai rassegnati a questa sorta di regime sordo, molti altri che non intendono barattare la propria dignità con piccole prebende personali, sono convinti sia venuto il momento di dire basta. L’invito è quindi a tutti i ternani, alle associazioni di categoria, alla Camera di Commercio,  perché diano un segnale forte e chiaro. Questa battaglia è emblematica di molte altre sacrosante con cui per una ragione o per l’altra, o per la riforma dell’università, o per la riforma sanitaria, o per la riduzione delle filiali della Banca d’Italia, o per la spending review con cui si eliminano alcune province ma non tutte, in questa piccola Umbria sono sempre e solo gli stessi a pagare. Ad ogni chiamata alle armi si mandano a combattere sempre gli stessi”.

“Sottoscriviamo, quindi, l’appello del comitato contro la tassa – conclude Melasecche – per una presenza massiccia dei cittadini a Palazzo Spada lunedì prossimo, alle ore 15.30, per manifestare pacificamente il proprio sdegno contro chi ha la grave responsabilità di non difendere la città da questa sistematica spoliazione, rimettendo all’assemblea la decisione di occupare ad oltranza il Municipio fino a quando la presidente della giunta regionale o l’assessore Cecchini non verranno a comunicare la data precisa di emanazione del regolamento attuativo della legge”.

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