Terni, 27enne ternano ucciso in piazza: colpito con bottiglia. Arrestato omicida

Nella notte tra giovedì e venerdì si è consumata una tragedia agghiacciante, senza senso, raccapricciante. Un giovane ternano, David Raggi, è stato ucciso, colpito al collo, con una bottiglia rotta. L’omicida, che ha aggredito il giovane senza alcun motivo e senza nemmeno averci litigato, è stato fermato poco dopo dalla polizia. L’orribile fatto è accaduto a piazza dell’Olmo, nel pieno centro di Terni.

Secondo una prima ricostruzione, l’omicida, un marocchino ubriaco, ha iniziato a litigare con il personale di uno dei locali di piazza dell’Olmo ed è stato allora allontanato e fatto uscire. A quel punto l’uomo ha dato in escandescenze, si è tolto i vestiti come per prepararsi ad uno scontro fisico, ha preso una bottiglia e l’ha rotta. Fatalità ha voluto che in quel momento nelle vicinanze ci fosse proprio David che, senza alcun motivo, è stato preso di mira dall’esagitato nordafricano. L’uomo ha iniziato a sferrare colpi ferendo gravemente il 27enne. Poco dopo è arrivato il personale del 118 che purtroppo non ha potuto salvare la vita del giovane: troppo grave l’emorragia provocata dai vetri taglienti. Nel frattempo il nordafricano si è allontanato a piedi: gli agenti di polizia lo hanno trovato poco distante e lo hanno arrestato.

Aggiornamento ore 2,30: Lo straniero sospettato dell’omicidio si trova in questura ed è ancora molto alterato. Quando è stato fermato, a poche centinaia di metri da piazza dell’Olmo, era ancora a dorso nudo. La polizia sta ascoltando anche alcuni giovani che erano presenti al momento dell’aggressione. Il questore di Terni, Carmine Belfiore, ha detto: “E’ un bruttissimo episodio. Un episodio estremamente brutto, cruento. Nella disgrazia sembra che abbiamo avuto la fortuna di essere riusciti a fermare il presunto aggressore. Stiamo ancora ricostruendo l’accaduto”.

Aggiornamento ore 2,55: Intanto i cittadini esprimono sui socialnetwork gradissimo sgomento e indignazione. Inevitabile la denuncia di un crescente sentimento di insicurezza. E in queste ore paiono tristemente profetiche le parole del presidente dell’associazione “Vivere il centro storico”, Marcello Giovannetti. L’associazione lo scorso gennaio aveva diffuso il video di una rissa che si era verificata proprio nei pressi di piazza dell’Olmo. In quell’occasione non c’erano state gravi conseguenze ma Giovannetti aveva commentato: “Questa è una città pericolosa, abbandonata dalle istituzioni. Si aspetta forse che succeda l’irreparabile?”.

Aggiornamento ore 3,10: Lo straniero fermato non ha documenti: non è quindi ancora stata accertata nemmeno la sua nazionalità anche se si presume sia nordafricano.

Aggiornamento ore 8,35: Il nordafricano che era stato fermato nella notte e portato in questura, è stato formalmente arrestato con l’accusa di omicidio.

Aggiornamento ore 9,25: A quanto pare lo straniero si trova in Italia irregolarmente: la sua domanda di asilo era stata rifiutata e avrebbe quindi dovuto lasciare il Paese già tempo fa.

Aggiornamento ore 10,35: E’ di nazionalità marocchina ed era stato espulso dall’Italia nel 2007. Gli investigatori stanno ora ricostruendo come e quando sia tornato a Terni. Secondo alcune testimonianze, un istante prima dell’aggressione, il nordafricano avrebbe detto a David: “Che mi guardi? Che cosa vuoi?”. Poi è scattata l’assurda ferocia che è costata la vita al 27enne, informatore farmaceutico e in passato impegnato con il 118.

Aggiornamento ore 13,30: L’uomo arrestato per aver ucciso David si chiama Amine Aassoul, 29 anni, marocchino. Aveva fatto ricorso contro la decisione di respingere la sua richiesta di asilo politico in Italia ed era quindi in attesa di una decisione in merito. A riferirlo sono stati gli investigatori nel corso di un conferenza stampa tenuta stamani in questura. Il marocchino era arrivato a Terni nel 2007 dove aveva raggiunto la madre sposata con un uomo del posto. Dopo alcuni furti compiuti tra Porto Recanati, Fermo e Civitanova Marche gli era stato revocato il permesso di soggiorno e rimpatriato. Aassoul era tornato in Italia nel maggio dell’anno scorso, sbarcando a Lampedusa. La sua richiesta di asilo politico era stata respinta a ottobre e la squadra volante di Terni gli aveva notificato la decisione. Il marocchino aveva però fatto ricorso nei 30 giorni previsti ed era in attesa di una decisione in merito.

Per il questore di Terni, Belfiore, è stata un’aggressione di “violenza inaudita. E’ un fatto imprevedibile, assurdo, avvenuto nel giro di pochi minuti”. E’ stata quindi nuovamente ricostruita la dinamica dei tragici eventi. Il marocchino è risultato sotto l’effetto dell’alcol ma la polizia sta valutando se abbia assunto anche altre sostanze. Nel bar People ha cominciato a dare in escandescenze e il personale, insieme ai due agenti in borghese presenti, hanno cercato di calmarlo. Ne è nato un parapiglia nel corso del quale sono stati rotti bicchieri e bottiglie. Lo straniero è entrato e uscito dal locale varie volte. Improvvisamente, e senza alcun motivo, ha colpito al collo David Raggi che era in piedi davanti al bar. Diversi i vetri raccolti dalla polizia e che ora saranno esaminati. L’ipotesi è comunque che il giovane sia stato ferito mortalmente con il collo di una bottiglia rotta. E’ stato subito soccorso da un medico presente sul posto che lo conosceva e poi è intervenuta un’ambulanza. I soccorsi sono stati però vani e le ultime parole di David sarebbero state: “Dite a mia madre che gli voglio bene”. Il marocchino è stato individuato in via Roma dagli agenti che lo hanno bloccato nonostante la sua resistenza. Resistenza che è proseguita anche in questura. Il presunto aggressore è stato poi riconosciuto da diversi testimoni, clienti del locale.

Aggiornamento ore 14: Oggi alle ore 18 in centro si svolgerà una manifestazione spontanea che partirà proprio da piazza dell’Olmo. Parteciperà anche il sindaco oltre ai consiglieri comunali. Lo stesso Di Girolamo ha annunciato che nel giorno del funerale di David sarà proclamato lutto cittadino, spiegando: “Stiamo attendendo la data delle esequie per proclamare il lutto cittadino, necessario non solo per esternare l’immenso dolore per la perdita di una giovane vita umana, ma per sottolineare che si tratta di una morte assurda, generata da una violenza priva della benché minima giustificazione, per ribadire che occorre grande fermezza nel perseguire reati così gravi e che nella nostra città tutti dobbiamo attenerci alle regole”.

In merito alla partecipazione alla manifestazione di questa sera, Di Girolamo afferma: “Il sindaco, la Giunta, le istituzioni non si rinchiudono nel palazzo. Stanno nelle città, soprattutto laddove ci sono i problemi; laddove, come in questo caso, ci sono smarrimento, sgomento e dolore. Ritengo che sia importante che la città si dimostri unità e coesa nel ribadire la sua volontà di una convivenza civile e democratica. Vanno evitate strumentalizzazioni, inutili posizioni polemiche, speculazioni di ogni sorta”.

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