Terni, accoltellamento in via Fratini, arrestati gli aggressori: un 29enne albanese e la compagna

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La polizia ci ha messo meno di 24 ore ad individuare gli autori del tentato omicidio avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì in via Fratini, centralissima zona della movida ternana. Si tratta di un ragazzo albanese e della sua giovanissima compagna, che hanno accoltellato il dominicano 35enne per motivi razziali e per una dose di droga non pagata.

I fermati dalla polizia sono un albanese di 29 anni, D.M. regolarmente residente a Terni, e la compagna di 19 anni, S.S. anch’essa albanese ma naturalizzata italiana. Secondo gli inquirenti i due, intorno alle una della notte tra martedì e mercoledì scorso hanno accoltellato il 35enne dominicano, per poi fuggire tra le tante persone che si trovavano in via Fratini e nei pressi dei locali limitrofi. Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia che dalle testimonianze hanno raccolto elementi preziosi per la risoluzione del caso. Testimoni che hanno riferito agli agenti di aver visto un uomo in fuga e una ragazza che, con un bastone metallico, teneva ferma la vittima, impendendogli di inseguirlo. Solo dopo che il giovane era finito a terra in un lago di sangue, anche quest’ultima si era data alla fuga.

Sul luogo dell’accoltellamento è intervenuta anche un’ambulanza del 118 che ha provveduto a trasportare d’urgenza all’ospedale di Terni il dominicano ferito. Questi, dopo essere stato sottoposto ad un intervento chirurgico per la ferita all’addome, ha fornito agli inquirenti la descrizione degli aggressori. Inoltre, ha dichiarato di conoscere la coppia perché già in precedenza aveva avuto degli scontri per motivi razziali con l’uomo. Ha dichiarato che i due abitano in centro ma ha aggiunto di non sapere ne il nome ne l’indirizzo esatto della loro abitazione.

Dopo aver raccolto tutti gli elementi, gli uomini della squadra mobile hanno rintracciato e fermato ieri pomeriggio, intorno alle 16, in via Gruber, l’albanese. Poco dopo hanno trovato anche la sua compagna, mentre nella loro casa hanno ritrovato il bastone metallico e il coltello usati per l’aggressione.

Portati in questura, l’albanese non ha potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità, spiegando che la lite era scaturita, oltre che per una vecchia ruggine relativa a questioni razziali, anche a causa di una dose di droga non pagata.

Il giovane è stato indagato insieme alla compagna per tentato omicidio in concorso, spaccio e porto d’armi ed oggetti atti ad offendere. Il pubblico ministero, Raffaele Pesiri, ha disposto il fermo a carico dei due e, a seguito di ciò, è stato condotto presso il carcere di vocabolo Sabbione mentre la donna presso quello femminile di Perugia.

Aggiornamento ore 14,15 per ulteriori dettagli: Era di 400 euro il debito di droga che, insieme a motivi razziali, è alla base dell’accoltellamento. Ai due aggressori sono stati sequestrati il coltello che ha ferito il dominicano (abbandonato in un giardino pubblico) e un manganello telescopico utilizzato per tenere ferma la vittima dopo il fendente all’addome. Secondo quanto riferito nel corso di una conferenza stampa dal dirigente della mobile, Francesco Petitti, il dominicano e l’albanese, entrambi disoccupati, già in passato avevano avuto scontri fisici di lieve entità. Martedì notte il giovane albanese si è diretto in via Fratini per regolare i conti, sapendo di trovare lì il gdominicano. Una volta incontrato, dopo averlo condotto in una via limitrofa per un chiarimento, è iniziato lo scontro fisico: quando il 35enne ha afferrato un collo di bottiglia l’albanese ha estratto il coltello e ferito il giovane all’addome. La compagna, che era con lui, ha poi bloccato il ferito con il bastone metallico, facilitando la fuga dell’aggressore e poi dileguandosi a sua volta.

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