Terni, Actl e Aidas (ex cda) condannate per condotta antisindacale nei confronti di Uil

La cooperativa Actl e la cooperativa Aidas dell’allora Cda (Patrizia Gregori, Patrizia Loiacono, Antonella Mora, Piero Martinelli, Fabiana Ernani) sono state condannate dal Tribunale di Terni, sezione civile-giudice del Lavoro, per condotta antisindacale nei confronti della Uil Fpl. Le cooperative sono state condannate anche al pagamento delle spese processuali.

Il giudice ha appurato, nel procedimento di urgenza previsto dallo Statuto dei lavoratori, che è stato leso il diritto all’informazione nei confronti della Uil Fpl sia da parte dell’Actl sia da parte dell’Aidas, diritto dovuto in virtù dell’art.37 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che riguarda il “cambio di gestione” a seguito dell’appalto che nel caso specifico è avvenuto da parte dell’Asl per i “servizi di assistenza residenziale, semiresidenziale e domiciliare dell’area dell’integrazione socio sanitaria” in favore della Rti con Actl capofila.

MANCATA INFORMAZIONE Secondo il giudice la condotta di Actl capofila e di Aidas ha impedito alla Uil Fpl di esercitare adeguata azione di controllo ed intervento, inquadrabile nelle generali politiche dell’occupazione proprie del sindacato. In sostanza le due cooperative non hanno fornito, come avrebbero dovuto, le “opportune informazioni” in un momento (come quello di passaggio di appalto) di indubbia importanza per i lavoratori.

ALTRI CONTENZIOSI? Gli obblighi di informazione sono stati adempiuti solo a seguito del ricorso presentato dalla Uil Fpl (ricorso depositato il primo ottobre 2013) e cioè nell’incontro del 20 febbraio (5 mesi dopo e a passaggio ormai effettuato). Per quanto riguarda la correttezza o meno delle regole applicate per il passaggio o la correttezza delle informazioni (pur tardive) date, fa sapere Uil Fpl che sia il sindacato che i singoli lavoratori potrebbero aprire ulteriori contenziosi.

VENTURI Il segretario di Uil Fpl Terni, Gino Venturi, afferma: “E’ una prima sentenza che riconosce come la Uil Fpl, tesa esclusivamente a difendere gli interessi dei lavoratori, sia stata irregolarmente ostacolata dalla condotta di Actl del presidente Sandro Corsi e del Cda di Aidas. La condanna che Actl capofila ha avuto per condotta lesiva dei diritti sindacali contribuisce a fare chiarezza sui comportamenti di certa cooperazione nostrana che a parole si richiama sempre ai valori del mondo del lavoro e della sinistra ma concretamente ha fatto fatica persino a rispettare i diritti del sindacato. Almeno del sindacato, come la Uil Fpl, che non intende prendere ordini dai datori di lavoro e che intende svolgere liberamente e fino in fondo il proprio ruolo. Incoraggiata anche da questo pronunciamento del giudice, la Uil Fpl proseguirà con ancora maggior tenacia a tenere accesi i riflettori sulla cooperazione ternana in modo che sia assicurata la massima tutela anche dei lavoratori e dei soci-lavoratori”.

CRITICHE A CGIL E CISL Infine non manca una nota polemica nei confronti degli altri due principali sindacati: “Occorre evidenziare, ma questa non ci sembra ormai una notizia, come Cgil Fp e Cisl Fps, a differenza della Uil Fpl, non si siano intese lese nei loro diritti e ci domandiamo come abbiano potuto adeguatamente difendere e tutelare i loro associati (che infatti si sono ritrovati con contratti a tempo determinato e quindi in condizioni di precarietà) in presenza di una informazione che lo stesso giudice del lavoro ha ritenuto non opportuna”.

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