Terni, ambientalisti: “Abbattuti mille alberi, sindaco spieghi la politica della motosega”

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alberi tagliati in via del Cassero (1)A distanza di diversi giorni dalla conferenza stampa di fine anno del sindaco Di Girolamo, arriva il duro commento delle associazioni ambientaliste di Terni che lamentano di non aver ricevuto risposte alle proprie richieste. In particolare l’attacco è diretto a quella che viene definita “la politica della motosega” che ha portato al taglio di circa mille alberi – come avevano già denunciato due settimane fa – e per il quale vengono chieste spiegazioni.

Il comunicato congiunto di Giuseppe Cassio (Italia Nostra Terni), Amos Macinanti (WWF Terni), Pierluigi Rainone (Verdi Ambiente e Società), Rossano Fausti (Federazione Provinciale dei Verdi), Laura Chiari (Garden Club Terni):

“Sulle istanze delle scriventi associazioni nemmeno una parola. Le folate d’incenso che sono circolate negli ultimi giorni in talune stanze della residenza municipale sanno di sterile trionfalismo e d’inutile affermazione per una linea politica progettata per distogliere l’attenzione da ciò che più tocca i cittadini e che ruota intorno alle problematiche ambientali aggravate dalla perdita di quella che potremmo definire una vera e propria ‘foresta’ finita nell’inceneritore.

L’omertà in tal senso non è un buon viatico ed è per tale motivo che, preso atto della reticenza dell’assessore, le scriventi associazioni chiedono che sia il sindaco a spiegare pubblicamente e con assoluta trasparenza le reali esigenze che sono emerse in occasione dell’abbattimento degli oltre mille alberi in pochi anni. Spieghi le scelte effettuate in tale frangente e soprattutto renda pubblici i pareri degli organi interpellati e l’opportunità di attenersi frettolosamente ad analisi ‘puro visibiliste’ non supportate cioè da criteri e strumenti scientifici.

Il sindaco ammetta che la Rfi non ha mai menzionato l’esclusivo obbligo di abbattimento degli alberi limitrofi alla Terni-Sulmona e che, il lungo tempo intercorso tra la prima richiesta e il taglio, sarebbe stato più che sufficiente per avviare studi approfonditi al fine di salvaguardare la maggior parte degli alberi in questione. Riferisca poi alla collettività come intende procedere in materia di manutenzione e quali saranno i requisiti dei soggetti chiamati a partecipare ai futuri bandi in tal senso. Spieghi la trafila dello smaltimento degli alberi abbattuti e apra un portale per la trasparenza in materia ambientale evitando di far passare un altro anno senza aver adottato un «Regolamento del verde pubblico», che comprenda l’ingaggio di un agronomo professionista; il deceppamento degli alberi già tagliati; l’avvio di un progetto serio delle nuove piantumazioni e il rispetto degli alberi protetti secondo quanto prevede l’“Elenco degli alberi di rilevante e peculiare interesse dell’Umbria” (L.R. 28/2001).

Ed infine il sindaco si prenda la responsabilità di assicurare una città verde ai futuri cittadini ternani assolvendo l’obbligo di piantare un albero per ogni neonato e bambino adottato e verifichi se gli abbattimenti siano eseguiti da personale dotato di comprovate qualifiche e di appositi strumenti scientifici dando la dimostrazione ai cittadini proprietari di tali beni che il taglio ha veramente rappresentato l’extrema ratio di un processo ragionato e condiviso”.

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