Terni, approvato Progetto di riassetto della Ztl da 300 mila euro: nuovi varchi elettronici e zona 30

Tre nuovi varchi elettronici, l’istituzioni di “zona 30” e l’installazione di dissuasori: sono le principali novità contenute nel Progetto di riassetto della Ztl, approvato ieri con una delibera dalla Giunta del Comune di Terni. Il progetto, finanziato per 300 mila euro attraverso l’accensione di un mutuo, è volto sia a completare la messa in atto di quanto stabilito in passato, sia ad intervenire sulle criticità emerse.

Nel dettaglio, i tre nuovi varchi elettronici saranno installati in via San Nicandro, in via Faustini e in via Camporeali. Il numero totale dei varchi elettronici di controllo della Ztl salirà quindi a 17. Inoltre, “visto l’aumento delle percorrenze interne e degli attraversamenti”, il Comune ha deciso di rendere la Ztl una “zona 30”, con la velocità massima per gli autoveicoli fissata appunto a 30 chilometri orari. Per questo saranno installati dissuasori fissi e mobili. La Giunta comunale prevede inoltre di rendere a senso unico alcune vie all’interno della Ztl: in questo modo, lungo le strade saranno ricavati più spazi per la sosta dei veicoli.

Critiche in merito all’approvazione e il finanziamento per 300 mila euro del Progetto di riassetto della Ztl, arrivano dal consigliere comunale d’opposizione di Forza Italia, Federico Brizi: “Non nascondo tutto il mio sconcerto, reputo francamente inadeguato e inopportuno in un momento così difficile per i cittadini e le imprese che l’amministrazione decida di spendere ben 300 mila euro per varchi elettronici, dissuasori, fioriere ed altre barriere per chiudere strade e piazze. Tutto ciò in assenza di un serio e concreto progetto di valorizzazione, riqualificazione del centro storico e di mobilità alternativa. Non capisco perché alle nostre continue segnalazioni e interrogazioni con cui chiediamo interventi per la messa in sicurezza delle strade, ripristino della segnaletica, interventi urgenti ci viene sempre risposto che le risorse sono insufficienti o non ci sono affatto!”.

“Credo peraltro – conclude il consigliere – che queste scelte dovrebbero essere condivise dal Consiglio comunale perché oltre a comportare un notevole impegno di spesa, hanno una rilevanza per l’assetto e la gestione complessiva del centro storico. I cittadini e le imprese sono stanchi di pagare, la maggior parte dei tributi e tasse locali sono al massimo delle aliquote, il prossimo 16 dicembre con l’Imu subiranno ancora una spaventosa torchiata. Perché non destinare quei soldi a interventi più seri e urgenti, perché non destinarli a famiglie e imprese in difficoltà? L’amministrazione rifletta e torni sui suoi passi”.

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