Terni, aumentano poveri non in grado di pagare bollette dell’acqua, Sii non la stacca a famiglia con bimbo

Senza soldi, nemmeno quelli per pagare le bollette dell’acqua. Le famiglie ternane si impoveriscono sempre di più ed aumentano quelle che non riescono a far fronte al pagamento dell’utenza fondamentale. Questa mattina la Sii ha deciso di garantire il servizio ad una famiglia, cui fa parte un bambino in tenera età, anche se non in grado di pagare.

La società spiega che vista la difficile situazione delle famiglie determinata soprattutto dalla crisi, che colpisce in modo durissimo i ceti bassi, ha avviato una serie di iniziative per venire incontro alle situazioni più difficili e consentire ai nuclei famigliari in difficoltà di adempiere i doveri legati al pagamento delle bollette.

Questa mattina la Sii ha preso la decisione di assicurare l’erogazione dell’acqua ad una famiglia ternana in difficoltà e con un bambino di 5 anni, che per motivi economici non era riuscita a pagare le bollette dell’acqua. Il presidente Stefano Puliti e il direttore generale Paolo Rueca comunicano infatti che oggi “alla famiglia alla quale era stata inizialmente interrotta l’erogazione idrica per meri motivi tecnici, è stata prontamente riallacciata la fornitura d’acqua, assicurando così la continuità del servizio. Non si tratta di un caso isolato, ma è l’esempio di come la società tenga in grande considerazione la situazione delle famiglie”. Contestualmente la Sii ricorda però che il pagamento delle utenze è un dovere civico per assicurare risorse alla gestione e al miglioramento generale del servizio.

“Ulteriore dimostrazione dell’attenzione che la Sii pone alle esigenze delle famiglie è dimostrata dal fatto che ogni distacco rappresenta solo l’ultimo stadio di un lungo, e codificato, iter che passa attraverso varie fasi: solleciti, richiami, possibilità di rateizzazione”. “La Sii – sottolineano Puliti e Rueca – è a disposizione degli utenti per ogni esigenza, predispone piani di rientro per sanare le situazioni deficitarie e solo una volta esperite senza esito tutte queste procedure avvia il meccanismo del distacco dell’acqua. Questo per garantire al massimo il godimento di un bene primario e consentire a tutti da un lato di avere sempre l’acqua a disposizione e dall’altro di garantire un pari trattamento generale”.

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