Terni, Bartoli lancia appello a tutti i candidati sindaci: ”Impegniamoci a salvare Isrim”

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Isrim terni laboratorio (2)Nei giorni scorsi Isrim ha ricevuto l’ennesimo, quasi fatale, colpo al cuore: è emersa l’esistenza di un’indagine sulla gestione di fondi pubblici da parte dell’ente di ricerca di Terni. Nel mirino degli inquirenti ci sono circa 2 milioni di euro e una decina di indagati: l’accusa sarebbe truffa ai danni dello Stato. Non si conoscono ancora i dettagli della vicenda ma per l’ente di ricerca che ha sede a Pentima, questa indagine rappresenta un disastro: la società che nelle scorse settimane aveva infatti manifestato il proprio interesse a subentrare ai soci pubblici (Regione, Provincia e Comune che hanno messo Isrim in liquidazione), Italeaf, ha infatti deciso di fare un passo indietro (e non poteva essere altrimenti). Ora i 27 lavoratori dell’Isrim si ritrovano ad un passo dal perdere il lavoro.

Di fronte alla situazione particolarmente difficile, quasi disperata, arriva un appello di un candidato a sindaco di Terni, che si rivolge agli altri 11 candidati chiedendo di assumere l’impegno di salvare l’ente di ricerca e non abbandonare i lavoratori.

L’appello che il candidato sindaco Francesco Bartoli rivolge agli altri 11 candidati sindaco di Terni:

“Accogliendo l’appello rivolto dai lavoratori dell’Isrim a tutti i candidati sindaci, affinchè non siano lasciati soli al loro destino , rilancio a mia volta un appello a tutti i candidati affinché venga sottoscritto un documento unitario da tutti i candidati che contenga degli impegni precisi per risolvere la triste vicenda dell’Isrim.

Ho avuto modo di parlare in questi giorni con una rappresentanza dei lavoratori i quali mi hanno esternato tutta la loro preoccupazione per l’evolversi della liquidazione della loro azienda e per le ormai note vicende giudiziarie che stanno prendendo il sopravvento su tutto, sulla possibile vendita della società e soprattutto sul loro futuro di lavoratori.

Di fronte a questa emergenza, non vorrei che i lavoratori dell’Isrim siano usati in questi giorni esclusivamente come uno spot di propaganda elettorale per poi essere tristemente abbandonati dopo il 25 maggio ognuno al proprio destino. Per questo propongo la sottoscrizione di un impegno scritto da parte di tutti i candidati entro il giorno 21 maggio, impegno che possa garantire ai lavoratori la certezza che chiunque sarà il prossimo Sindaco della città manterrà fede all’impegno di salvare questo polo di eccellenza della ricerca scientifica, l’unico rimasto a Terni.

Sono sicuro che tutti gli altri candidati non potranno esimersi dal firmare questo impegno congiunto, in quanto ogni candidato ha nel proprio programma un riferimento al potenziamento e/o allo sviluppo del polo universitario e quindi anche a quello della ricerca.

Lasciare che l’Isrim si avvii in questi giorni ad un triste fallimento, con la perdita dei posti di lavoro e di tutto il know how acquisito in questi anni significherebbe, oltre che mettere in difficoltà molte famiglie, alzare definitivamente bandiera bianca sulle possibilità di sviluppo di un polo scientifico a Terni. Ecco perché credo che pur essendo a pochi giorni dalle elezioni, la sorte dell’Isrim abbia una priorità assoluta rispetto alla campagna elettorale che ci accingiamo a concludere.

Il documento che tutti noi dovremo controfirmare dovrebbe a mio avviso contenere i seguenti impegni:

1. Il nuovo sindaco, la Giunta e l’intero Consiglio comunale che sarà eletto si devono impegnare a far ripianare l’intera esposizione finanziaria ad oggi accertata dell’Isrim ai soci pubblici proprietari delle quote societarie che sono Svilippumbria, Provincia di Terni e Comune di Terni stesso.

2. In particolare la nuova amministrazione del Comune di Terni unitamente al nuovo Consiglio comunale si dovrà attivare immediatamente nei confronti della Regione Umbria (che indirettamente tramite Svilippumbria detiene la partecipazione nell’Isrim) affinché in tempi brevissimi ci sia una certezza di impegno finanziario.

3. Una volta che le indagini attualmente in corso saranno terminate e la vicenda giudiziaria sarà chiarita in tutti gli aspetti, i soci pubblici e quindi anche il Comune di Terni devono immediatamente avviare le azioni di responsabilità nei confronti di tutti gli amministratori dell’Isrim che risultassero coinvolti o fossero ritenuti responsabili del dissesto finanziario.

4. Nell’eventualità che venga attivata una procedura concorsuale, il nuovo sindaco e la Giunta che sarà formata dovranno immediatamente attivarsi affinché possa essere prontamente posto in essere se possibile un affitto di ramo d’azienda da sottoporre alle aziende che avevano manifestato l’interesse all’acquisto, ma che di fronte a tale situazione comprensibilmente hanno poi comunicato la loro indisponibilità; e questo allo scopo di salvaguardare i posti di lavoro, permettere ai potenziali acquirenti di poter redigere un piano industriale che tenga conto delle specificità e del know how dei dipendenti al fine di perfezionare il futuro acquisto definitivo dell’azienda.

5. L’Isrim rimane comunque a tutti gli effetti una società partecipata del Comune di Terni ed in base alla recente legge di stabilità il Comune di Terni avrebbe comunque un obbligo di assorbire i lavoratori messi in mobilità, quindi il Comune dovrà comunque attivarsi per ricollocare il lavoratori dell’Isrim. Nel caso di un affitto di azienda e meglio ancora nel caso di una vendita futura dell’Istituto, questa possibilità potrebbe essere circoscritta ai soli dipendenti che non rientreranno nel piano industriale predisposto dall’acquirente.

Dalle informazioni in nostro possesso il 31 maggio, se non ci saranno altre novità il lavoratori dell’Isrim termineranno il periodo di cassa integrazione e a quel punto è probabile che la parola fine sarà scritta sulla vicenda Isrim.

Ma a quel punto scatteranno comunque gli impegni per l’amministrazione relativi al ripianamento del deficit, e al ricollocamento dei lavoratori, allora tanto vale affrontare la questione fin da subito creando le condizioni affinché le aziende interessate all’acquisizione dell’Isrim, non si allontanino definitivamente, ma possano valutare delle soluzioni alternative come quelle che ho sopra indicato.

Sono certo con questo mio appello di interpretare al meglio le esigenze e le volontà dei dipendenti dell’Isrim, e ritengo che nessuno fra i candidati a sindaco si tirerà indietro dal firmare un impegno del genere che andrà comunque concordato con i lavoratori, e che rimane aperto al contributo di tutti voi per arrivare ad una stesura definitiva ancora migliore.

Oppure c’è qualche candidato che ha paura di sbattere i pugni insieme a me sul tavolo della Regione Umbria per far mantenere a Sviluppumbria gli impegni che gli competono e cosa ancora più grave di non esercitare alcuna azione di responsabilità e di rivalsa nei confronti degli amministratori che si sono resi responsabili del dissesto finanziario?

Mercoledì mattina saremo tutti alla sede Regionale Rai per registrare i nostri interventi in modo congiunto, quale migliore occasione per firmare questo impegno congiunto? Mettiamoci al lavoro tutti insieme e per una volta diamo la priorità agli interessi dei lavoratori e della Città rispetto alle nostre campagne elettorali”.

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