Terni, capodanno al Caos, botta e risposta tra assessore Armillei e De Luca

0

assessore_ArmilleiQuesta mattina nel corso del question-time è stato affrontato il tema della festa di Capodanno al Caos, annullata 3 giorni prima tra furiose polemiche. L’assessore alla Cultura Giorgio Armillei ha infatti risposto all’ormai famosa interrogazione del Movimento 5 Stelle. Ne è nato un botta e risposta con l’assessore che ha parlato di “populismo ispettivo e sanzionatorio” e il consigliere Thomas De Luca che ha risposto chiedendo se la sua idea di Cultura sia quella di “fare un Capodanno senza richiedere uno straccio di autorizzazione”.

ARMILLEI Armillei ha premesso di voler rispondere più che all’interrogazione “che riguarda fatti non avvenuti”, “sull’interrogazione”. Interrogazione ritenuta dall’assessore “un’intrusione nell’attività di controllo tecnico-amministrativo che non spetta agli organi politici”.

Ha poi detto Armillei: “”In relazione all’attività gestionale degli spazi museali, riguardo la comunicazione con il pubblico, non è prevista alcuna autorizzazione preventiva da parte delle amministrazioni statali. L’affidamento in concessione dei servizi aggiuntivi prevede un’attività d’indirizzo e controllo da parte della direzione comunale. Sono inoltre previste nel contratto di gestione del Caos, al paragrafo 41, alcune attività speciali, anche di entertainment con il coinvolgimento del pubblico in una seria di appuntamenti annuali, tra i quali il capodanno. Non sfugge a nessuno che questo tipo di eventi vengano organizzati in tutti i sistemi museali italiani e internazionali, come forma di promozione degli spazi stessi. Ad esempio gli Uffizi di Fireze, il Macro di Roma, La Scala di Milano, il Museo di Storia Naturale di Pisa. Sarebbe strano che il sistema museale di Terni non facesse quello che fanno tutti i sistemi museali”.

Ha proseguito l’assessore: “Gli spazi Caos sono a norma in maniera differenziata rispetto alle diverse destinazioni d’uso. Per le autorizzazioni per gli impatti ambientali e sonori per manifestazioni temporanee non è previsto il controllo preventivo Arpa e devono essere chieste deroghe in merito ai limiti acustici e agli orari”. Sul numero dei biglietti venduti, richiesto nell’interrogazione, l’assessore non ha fornito risposta “in quanto la manifestazione non è avvenuta” ed ha aggiunto che “tutto ciò che si svolge all’interno del Sistema museale è in regola rispetto agli obblighi fiscali e ai rapporti di lavoro”.

“Temo proprio – ha concluso l’assessore – che l’interrogazione rappresenti quel populismo sanzionatorio e ispettivo che rigetta in radice ogni tentativo di comporre, nel quadro della legalità, esigenze diverse”.

DE LUCA De Luca ha risposto: “Siamo stanchi di questa idea elitaria ed esclusiva della Cultura che lei rappresenta e siamo stanchi di chi vede il rispetto dell’imparzialità della pubblica amministrazione e della legalità come burocrazia. Siamo stanchi di chi si crede il padrone di Terni ma con 10 domande si dimostra che non è padrone di niente”.

Il consigliere del M5S ha proseguito: “Lei assessore dovrebbe avere il coraggio di dire che il Capodanno a La Scala e in altri musei sicuramente è stato fatto chiedendo le autorizzazioni”. Tornando alla festa al Caos, ha proseguito: “Nel 2013 erano state chieste una serie di autorizzazioni. Quest’anno le direzioni del Comune ci hanno detto che non è stata presentata nemmeno una richiesta di autorizzazione. Quindi lei assessore ci vuole far credere che a 3 giorni dall’evento, questi organizzatori pensavano che avrebbero potuto ottenere tutte le autorizzazioni. Voi pensavate di fare un Capodanno senza richiedere uno straccio di autorizzazione. Questa è la sua idea di Cultura? Questa è la sua gestione dell’assessorato?”.

POCOCACIO Infine ha preso la parola il consigliere comunale del M5S Valentina Pococacio: “L’assessore ha deciso di non rispondere sulla base di una sua personale opinione ma siccome noi abbiamo il diritto di fare interrogazioni e l’assessore ha il dovere di rispondere entro 30 giorni, chiedo alla presidenza del Consiglio di ammonire Armillei. Il quale non può decidere di non entrare nel merito dell’interrogazione e di limitarsi a fare un commento sull’interrogazione. A noi non interessa alcunché dell’opinione dell’assessore Armillei in merito al nostro operato politico”.

CONDIVIDI