Terni, Cecconi (FdI-AN): “Mobilitazione degli abitanti di Borgo Rivo non deve essere ignorata”

“La mobilitazione degli abitanti di Borgo Rivo a tutela della sicurezza in quella parte di città in cui vivono le proprie famiglie e i propri figli è un caso encomiabile di impegno civile che le pubbliche istituzioni non devono ignorare.”

Lo dichiara Marco Cecconi, capogruppo a Palazzo Spada per FdI-AN, in merito alla raccolta firme presentata al sindaco Leopoldo Di Girolamo da parte degli abitanti di Borgo Rivo “per richiedere un presidio dei Carabinieri in questo quartiere: una richiesta che – quale che ne sia la compatibilità con i parametri di legge (rapporto reati/residenti, distanza minima dalla caserma più vicina e via dicendo) – testimonia comunque una sofferenza ed una criticità.”

“C’è sofferenza – continua Cecconi- tra gli abitanti di Borgo Rivo per l’incremento della cosiddetta microcriminalità, furti, spaccio di stupefacenti, tanti troppi episodi che di notte e di giorno compromettono la vivibilità del quartiere, mettono a rischio giovani e anziani,

sottraggono alla fruibilità collettiva strade, piazze, luoghi destinati allo svago e alla

socializzazione.”

“E c’è impegno civile, responsabilità, senso delle istituzioni, nei tanti che hanno speso il proprio tempo per cercare di sensibilizzare le Autorità al problema, senza clamori né schiamazzi, senza proteste fine a se stesse, ma ricercando il dialogo ed avanzando proposte concrete.

“Al Comitato civico che si è costituito in zona intorno a queste tematiche, saggiamente guidato da persone come Paola Campi, Liliana Bizzarri e Luigi Carrini, da sempre in prima fila a tutela della propria comunità e non solo, abbiamo dato e continueremo a dare il nostro convinto sostegno – conclude Cecconi – mentre alle forze dell’ordine ed a Palazzo Spada chiediamo di non ignorare l’appello che arriva dalla gente di Borgo Rivo, predisponendo risposte concrete, certamente conformi alla previsioni di legge ma altrettanto elastiche da poter intervenire su un nervo troppo scoperto.”

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