Terni, chiusi i laboratori di Progetto Mandela, l’associazione: ”Dal Comune solo pacche sulle spalle”

Per 25 anni a Terni il Progetto Mandela ha dato vita a laboratori di drammaturgia, recitazione, scenografia, comunicazione, musica, video, fotografia cui hanno partecipato gratuitamente tanti giovani (dai 16 ai 30 anni). Per molti ragazzi (circa 150 ogni anno) era un’opportunità per valorizzare la propria creatività. “Era”, perché da quest’anno chiude i battenti. L’associazione culturale Il Progetto, spiega che “come si temeva già ad aprile scorso e come annunciato allora nel finale dello spettacolo che ripercorreva i 25 anni di attività teatrale dell’associazione, i laboratori di Progetto Mandela, gratuiti e rivolti principalmente al mondo giovanile della città, rimangono chiusi perché tutte le questioni sollevate non hanno trovato né interlocutori né soluzioni. Non ci sono soldi e non si trova una soluzione per rendere duratura e gratuita la concessione dell’attuale sede (comunque inadeguata sia come spazio che come fruibilità)”.

L’associazione culturale attribuisce la responsabilità della fine del Progetto Mandela a Palazzo Spada: “Tranne qualche pacca sulla spalla, qualche sincera preoccupazione iniziale e interessamento a titolo personale, la politica e il governo della nostra città sembrano finora non reputare di interesse e necessaria una istituzione culturale, che in 25 anni di attività ha aiutato a crescere migliaia di giovani, è stata luogo sperimentazione, ha creato opportunità di formazione, di professionalizzazione, di lavoro; ha seminato la passione per il teatro, l’arte, la cultura e ha acceso le coscienze di tutta la città sui temi dei diritti e della lotta ad ogni discriminazione e intolleranza”.

I responsabili dell’associazione sostengono di aver chiesto da tempo “un appoggio istituzionale, una presa di posizione dell’Amministrazione rispetto a un ruolo consolidato nel panorama culturale della città, uno spazio adeguato, un riconoscimento e un appoggio concreto che permetta di reperire i fondi necessari per riaprire i laboratori e continuare a fornire un servizio pubblico. L’Associazione è sempre ancora in attesa di una risposta”.

Il Progetto ricorda che “l’assessore alla Cultura del Comune di Terni, Simone Guerra, nel corso della conferenza stampa si è impegnato a trovare possibili soluzioni per permettere a Progetto Mandela e al Centro per i Diritti Umani di riprendere le attività anche in considerazione dell’importanza che queste rivestono nel panorama culturale della città”.

Le attività de Il Progetto. Per la stagione 2013/2014, l’associazione Il Progetto ha in programma una serie di iniziative e manifestazioni. Spiega che “un finanziamento da parte del programma della Commissione europea “Youth in Action” permette di realizzare una Web-Radio. Yes – Tr, young european students – Terni radio è in piena preparazione e andrà on-line a gennaio. La web-radio permetterà ai partecipanti di realizzare i programmi in tutte le fasi e parlare su una piattaforma web dei temi dei giovani con al centro la musica, l’attualità, i diritti umani, i temi locali e globali”.

Martedì scorso è invece, per il 14° anno consecutivo, il Corso sui diritti umani Lungo cammino verso la libertà, tenuto dal Prof. Marcello Ricci. “Come ogni anno il Centro per i diritti umani dell’Associazione organizza 24 incontri di un’ora ogni martedì pomeriggio dalle 15.30 alle 16.30 a Palazzo di Primavera a Terni, che ripercorrono tutte le tappe della storia dei diritti umani e delle loro violazioni. Anche quest’anno la proposta ha riscontrato grande interesse nelle scuole. Il corso conta 180 studenti iscritti, provenienti dalle classi 5° delle Scuole Superiori di Terni e Narni”.

Il 28 novembre al Typocinet riparte la seconda edizione di Teatro in Provincia, “una serie di reading di corti teatrali di autori italiani contemporanei in collaborazione con il Cendic (Centro nazionale di drammaturgia italiana contemporanea). In 6 incontri, con cadenza mensile, saranno presentati testi di 30 autori. Per la Giornata della Memoria del 27 gennaio è in preparazione uno spettacolo teatrale sulla eroica figura di Irena Sendler, una donna della resistenza polacca che ha salvato 2500 bambini dal Ghetto di Varsavia. Lo spettacolo, con la regia di Irene Loesch, vedrà protagonista l’attrice ternana Elisa Gabrielli”.

In conclusione l’associazione culturale parla di “tante le occasioni di collaborazione con associazioni ed Enti del territorio sui temi dei diritti. Il Progetto dimostra di essere un laboratorio di idee e creatività, ma in attesa di avere finalmente risposte e proposte concrete, si vede costretto a chiudere quel servizio pubblico che da 25 anni ha entusiasmato i giovani ternani e caratterizzato la vita culturale della città”.

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