Terni, cinghiali a ridosso di case e strade, residenti preoccupati anche per bracconieri

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cinghiale_zona_Villa_PalmaCinghiali che vivono a ridosso di abitazioni e strade costituendo un pericolo per i residenti e per la circolazione stradale. Sta accadendo da tempo in diverse zone periferiche di Terni ed è un fenomeno che, nella zona di Villa Palma, porta con sé un ulteriore elemento di preoccupazione: il bracconaggio.

Luca Simonetti, residente in zona Villa Palma, pochi giorni fa ha girato un video che mostra un cinghiale avvicinarsi senza timori fino a poche decine di metri.

Racconta Simonetti: “Da un anno dei cinghiali (un branco, circa 15) vivono a ridosso delle case, si avvicinano fino ai cancelli e non temono l’uomo. In questi giorni sono visibili anche i cuccioli ed è il momento in cui possono esserci più problemi di convivenza con i residenti. L’altra notte hanno caricato i miei cani che abbaiavano ai cuccioli. Ho chiuso il cancello dietro ai cani, il cinghiale mi ha visto e si è fermato”.

Un incontro ravvicinato che non ha terrorizzato Simonetti: “Per me non è un problema, lavoro in campagna ed ho dimestichezza, ma capisco che per un anziano o per i bambini qualche rischio può esserci soprattutto quando si porta a passeggio i cani. Se il cane abbaia, il cinghiale con i cuccioli può attaccarlo e se il cane nella fuga si avvicina al padrone, può avvenire una tragedia (come avvenuto lo scorso 8 agosto a Cefalù)”.

La situazione è concretamente pericolosa anche per la circolazione stradale: “I cinghiali transitano abitualmente nelle strade site fra Borgo Rivo e sopra via Bramante (dove fino ad ora non si sono spinti). Si rifugiano nei campi proprio a ridosso della E45 fra Terni Nord e Terni Est, non è difficile incontrarli mentre si transita con i propri mezzi di trasporto”.

Come se non bastasse, al problema se ne è aggiunto un altro: “Quello che preoccupa ancor più dei cinghiali è la presenza di bracconieri che si aggirano armati nelle zone circostanti. Ne sono stati avvistati due armati di fucili in due distinte occasioni. Li hanno visti aggirarsi con i fucili in spalla nell’area fra l’inizio del villaggio Tonelli (via Casagrande) ed una villa abbandonata nei pressi del Garden Hotel. A fine estate 2015 venne chiamata la polizia a causa di alcuni colpi di fucile sparati in zona”.

Secondo Luca Simonetti “è necessaria l’apertura di un tavolo tecnico indetto dal Prefetto di Terni per valutare insieme alle istituzioni comunali, provinciali e soprattutto regionali, unitamente alle forze dell’ordine, una strategia comune per affrontare seriamente la questione della presenza di cinghiali a ridosso delle aree periferiche del comune di Terni. In modo più ampio andrebbe affrontata la questione del presidio del territorio nelle zone rurali del comune di Terni, perché incide fortemente e in molteplici aspetti su ciò che accade nelle aree periferiche e urbane. In questa situazione desta preoccupazione lo smantellamento e il depotenziamento del corpo della Polizia provinciale e del corpo Forestale dello stato, proprio quelle istituzioni che per storia e competenze sono fondamentali per garantire un equilibrio fra antropizzazióne e ambiente”.

Infine si augura che “si ragioni su una soluzione ecocompatibile, ce ne sono diverse, come l’utilizzo di sostanze repellenti o la cattura e rilascio in aree più adeguate”.

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  • robersis

    Non da Marte, semplicemente da Terni. Non frega niente a nessuno e tantomeno al sindaco che secondo lui la nostra città è una isola felice incontaminata da delinquenza. Omicidi, rapine, furti, pestaggi, aggressioni non lo smuovono dalle sue idee figuriamoci per dei cinghiali o come detto da dei bracconieri che potevano essere due cacciatori regolari al rientro da una battuta di caccia. Non vale spendere parole per la presidente della regione alla quale, come ampiamente dimostrato e verificato, della nostra città NONGLIENEFREGAPROPRIONIENTE.

    • David Francescangeli

      Poveri cacciatori indifesi. Gli stessi che hanno fatto triplicare la popolazione dei cinghiali portandogli da mangiare tutto l’anno per farli avvicinare, ingrassare e riprodurre a Go-Go per poi sparargli nei mesi consentiti e rivendere la carne.
      Però il problema sono quei poveri 4 lupi in zona che sono l’unico predatore naturale dei cinghiali e che potrebbero tenerli a bada e lontani. Ah già, ma noi di nascosto spariamo ai lupi che sono pericolosi. Si, pericolosi per i cinghialari.

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